Sì, sì signori… Eccolo il tempo degli abbracci sinceri, dei festeggiamenti liberatori, della serenità, della gioia più genuina. Noi ce ne andiamo in serie C!!! Grazie Treviso, grazie ragazzi, grazie fedelissimi tifosi biancocelesti! È tutta nostra la festa e ce la meritiamo. Abbiamo passato due anni trai dilettanti e in questo lasso di tempo abbiamo affrontato trasferte assolutamente inverosimili per la nostra storia, almeno quella più recente. Chi come noi non ha mai mollato ed è stato sempre e comunque vicino alla squadra si porterà nel cuore questa esperienza: a prescindere dall’andamento calcistico del Treviso ne abbiamo vissute di avventure, ci siamo divertiti , abbiamo riso, abbiamo visitato paesi sperduti e visto partite in campetti da oratorio. E mai ci stuferemo di ripetere che il vero spirito del gioco del calcio vive in tutto questo. Ricordate, cari amici, le categorie non sono fondamentali. Non sono fondamentali i titoli, le partitone viste davanti alla televisione, il bel gioco visto sul campo per essere un tifoso felice. Certo, tutto questo è importante, ma vedete… quando si vive la squadra in prima persona, quando si gira per i campi e si vedono le solite facce con cui condividi tutte le sante settimane sogni, paure, gioie e dolori, quando metti la tua sciarpa al collo e come d’incanto ti senti investito da piacevolissimi brividi di orgoglio… ebbene, ci rendiamo conto che veramente la nostra squadra è molto più che una squadra di calcio. È una cosa che fa radicalmente parte del nostro essere, della nostra vita. Finché avremo i nostri colori e il nostro simbolo da sostenere e finché questi ultimi si rispecchieranno nel cuore, negli occhi e nell’anima delle “solite facce” di cui parlavo prima… Noi saremo sempre e comunque tifosi felici. È l’ultima di campionato: Concordia Sagittaria ci aspetta. Il sole risplende sulle nostre bandiere, la leggera brezza ce le apre leggermente e ci invita a sventolarle. Noi siamo spensierati, contenti, pronti a passare l’ennesima domenica indimenticabile. Ma che bello essere tifosi di calcio! Che bello è partire la mattina… Che bella l’attesa della settimana, la musica rievocante i più squisiti ricordi che ti accompagna alla partita, le campane che ti svegliano e ti ricordano che è giorno di stadio, i primi messaggi per perfezionare gli accordi della partenza… Tutto è speciale e tutto è condito da tanta trevigianità e voglia di vivere. Scopriamo insieme qualcosa di questa Concordia (provincia di Venezia, 10.715 abitanti). Essa ha l’aspetto di una fondamenta veneziana o di un centro insulare lagunare, ma l’origine è romana, come latino è il nome aupicale di Concordia, attribuitogli dai triumviri o forse dallo stesso Ottaviano. Più tardi, sotto la minaccia delle invasioni barbariche, la colonia fu trasformata in piazzaforte, sede di una grande fabbrica d’armi a cui appunto deve il soprannome di Sagittaria (da sagitta, freccia). La cattedrale presenta le forme gotico-rinascimentali della ricostruzione del 1466 (la prima risale al IV secolo). Di fianco alla chiesa e di fronte al battistero romanico a croce greca con tre absidi decorate da interessanti affreschi medievali, la zona di scavo che ha posto in luce un notevole complesso di edifici paleocristiani. Lungo la strada verso San Giusto, oltre il cimitero, resti di un ponte romano del II sec. d.C. Siamo molto vicini a Portogruaro, comunque non distanti dal mare e da Caorle. Io opterei per un pranzo a base di pesce. Nei ristoranti vengono proposte rivisitazioni delle antiche ricette dei pescatori caratterizzate dal pesce e dalla polenta bianca. Famoso e molto apprezzato è il “Broéto caorlotto” (zuppa di pesce), le “Sardèe in saòr” (sardine fritte e macerate con olio, cipolla, sale e aceto) e lo “Spèo de bisàto” (anguilla allo spiedo). Tra i primi piatti sono da gustare: gli spaghetti con le vongole, con i frutti di mare, con il nero di seppia e il delicato “Risotto con gamberi e fiori di zucca”. Ugualmente buoni e saporiti sono tutti i pesci ai ferri e fritti: dal branzino ai calamari i piatti di mare sono estremamente invitanti e di qualità. Andiamo tutti allo stadio fioi… fate in modo che i festeggiamenti non si smorzino, tenete alti i nostri colori e perdete nuovamente la voce! Ci risentiamo la prossima stagione? Niente affatto… Torneremo prestissimo con nuove avvincenti avventure! Intanto, ciao a tutti!