IL RITORNO


Si è trattato di un posticipo emozionante quello di Busto Arsizio, dal quale il Treviso esce con il bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno: mezzo vuoto perchè riuscire a capovolgere lo svantaggio iniziale, per poi farsi rimontare con un gol veramente evitabile, lascia l’amaro in bocca; mezzo pieno perchè la squadra sembra essersi lasciata alle spalle il torpore che l’aveva accompagnata nelle ultime 4 uscite, ed è uscita con un punto da un campo difficilissimo come quello della Pro Patria, che appena 5 giorni fa era andata a sbancare Cuneo per 3-0.
Zanin a sorpresa lancia dal primo minuto in porta il nuovo arrivo Campironi; Malacarne vince il ballottaggio con Spinosa, con Giorico posizionato nuovamente dietro le punte, mentre Gallon fa coppia con Ferretti davanti; nella Pro Patria invece tutto come nelle previsioni.
Inizia la partita e si vede subito che non siamo alle prese con il Treviso dell’ultimo mese: è la squadra biancoceleste a fare maggiormente la partita, mentre la Pro Patria agisce per lo più in contropiede; le occasioni migliori però capitano ai padroni di casa, come all’esempio dopo pochi minuti, quando Mora serve Cozzolino, ma una pronta uscita di Campironi toglie dai piedi dell’attaccante una importante palla gol; poi, al 17′, con una classica ripartenza efficace, i tigrotti passano in vantaggio: Giannone sguscia sulla fascia sinistra, dal fondo crossa perfettamente per Serafini che è appostato sul limite dell’area piccola, e di destro fa secco Campironi. 1-0 per la Pro Patria, mentre il Treviso forse capisce che bisogna iniziare a concretizzare se si vuole evitare il quarto k.o. di fila. Al 20′ calcio di punizione di Giorico, Di Girolamo anticipa tutti, il suo colpo di testa è potente ma centrale, e finisce tra le braccia di Frasca; come già detto precedentemente è il Treviso a far la partita, ma la Pro Patria con i suo duo d’attacco va per due volte vicino al raddoppio: Campironi è bravo in entrambe le situazioni; poi un sinistro di Mora chiama nuovamente in casa l’estremo trevigiano, che devi in angolo. Prima del duplice fischio una bella occasione passa dai piedi di Ferretti, che riceve un bel cross di Gallon dalla sinistra, ma in spaccata manda di poco a lato.
L’intervallo dura 40 minuti al posto di 15, questo a causa di un black-out allo Speroni; arbitro e commissione, dopo una attenta ispezione sul terreno di gioco, decidono di far riprendere la partita.
La partita riprende, e si vede che in questo secondo tempo il Treviso ha subito una concretezza diversa rispetto al primo; al 50′ incertezza di Frasca, Ferretti dalla linea di fondo rimette in area, ma nessun biancoceleste riesce a sospingere la palla dentro la porta rimasta sguarnita; dopo 4 minuti la Pro Patria per poco non raddoppia: cross dalla trequarti del solito Giannone (per distacco il migliore in campo dei bustocchi) per capitan Serafini, che dal dischetto del rigore lascia partire un perentorio colpo di testa, con Campironi che deve realizzare una super parata per deviare la palla in angolo. Al 66′ il Treviso riesce a pervenire al pari: numero di Giorico, che sulla linea di fondo nell’area piccola pennella un cross perfetto per la testa di Ferretti, che deposita in rete, ritrovando il gol dopo oltre un mese (ultima marcatura il 15 gennaio a Savona); la Pro Patria è sulle gambe, così il Treviso ne approfitta: cross dalla sinistra di Paoli, Bruccini schiaffeggia la palla con le mani, e per l’arbitro è giustamente rigore. Si incarica della battuta Ferretti, Frasca intuisce ma il tiro è troppo potente e angolato, e si infila in rete: in 4 minuti la situazione è capovolta, ora il Treviso conduce per 2-1. Esultanza polemica per il Falco di Ponsacco sotto la tribuna, portandosi le mani sulle orecchie esattamente come al Penzo di Venezia quasi un anno fa.
A questo punto il Treviso commette un errore ormai noto in questa sua stagione di C2: rinchiudersi nella propria metà campo una volta portatosi in vantaggio, invece che cercare quantomeno di amministrare il punteggio. E viene così raggiunto a 10 minuti dalla fine da Cozzolino, che riceve un bel lancio in area da Giannone (sempre lui), e infila Campironi sul primo palo, con Di Girolamo colpevole di essersi dimenticato dell’attaccante ex Lecce e Chievo; a questo punto è la Pro Patria che cerca maggiormente il gol vittoria, e nel recupero avrebbe un’occasione con Serafini che in area gira al volo, non trovando la porta.
Giusto così, ci sentiamo di dire: il Treviso vincendo non avrebbe rubato nulla, ma il pari è sostanzialmente giusto, perchè la Pro Patria pur agendo maggiormente (ma non esclusivamente, intendiamoci) di rimessa, ha creato nel complesso forse più occasioni dei biancocelesti. Accontentiamoci però di aver rivisto il nostro Treviso, quello che per un anno e mezzo ci aveva fatto entusiasmare su tutti i campi di D e C2; l’auspicio è che la fiducia e la serenità siano ritrovate, e che l’importantissimo big-match di domenica al Tenni contro l’Alessandria possa trasformarsi un un nuovo trampolino di lancio per gli uomini di Zanin. Che, ne siamo certi, sarà deluso per il risultato di Busto Arsizio ma in cuor suo contento di aver ritrovato la sua squadra dopo un mese di stenti e cocenti delusioni.


TABELLINO

PRO PATRIA-TREVISO 2-2 (1-0)

RETI: Al 17′ Serafini (PP), al 66′ st e al 70′ su rigore Ferretti (T), al 81′ st Cozzolino (PP)

PRO PATRIA (4-3-1-2):
Frasca; Gambaretti, Nossa, Polverini, Taino; Bruccini, Vignali, Mora; Giannone (dal 90′ Cortesi); Serafini (Cap), Cozzolino (dall’ 82′ Artaria). All. Cusatis.
TREVISO (4-3-1-2):
Campironi; Cernuto, Biagini, Di Girolamo, Paoli; Maracchi, Bandiera (Cap), Malacarne (dall’ 87′ Spinosa); Giorico; Ferretti, Gallon (dal 73′ Madiotto). All. Diego Zanin.
ARBITRO:
Pietro Dei Giudici di Latina. 
NOTE:
serata nuvolosa, terreno in buone, spettatori 1500 circa. Ammoniti Mora, Bruccini e Nossa per la Pro Patria, Gallon e Bandiera per il Treviso. Recupero: 1’+4′. 

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