Arriva la Covisoc, ma Corvezzo è tranquillo...“Noi siamo candidi come un bambino appena nato”. Così, la settimana scorsa, si era espresso Renzo Corvezzo – interpellato da Il Gazzettino di Treviso – in merito alla visita in sede della Covisoc. E il primo di tanti altri giorni del giudizio che attendono il Treviso nelle prossime settimane è arrivato: oggi in via Ugo Foscolo sono arrivati i commissarri della temibile commissione di vigilanza insieme a un paio di commercialisti. Bilanci trimestrali, pagamenti, contributi…Troveranno tutto in regola?

TREVISO NEL LIMBO Il controllo della Co.vi.soc non rientra nelle preoccupazioni dei tifosi, che lo ritengono il minore dei problemi in questo momento. Il sondaggio da noi proposto sull’iscrizione in Lega Pro 1 denota una spaccatura netta tra chi ritiene certa l’iscrizione e chi non la considera una questione di vitale importanza perchè è convinto che questa società non avrà un futuro a prescindere dall’ammissione o meno nell’ex C1. 41.7% per le due opzioni, mentre il restante 16% crede che Corvezzo non riuscirà nemmeno a iscrivere la squadra. Emerge una sfiducia totale verso questa “società” e il suo presidente, ed è probabile che anche tra i “SI'” – cioè tra i più ottimisti che ancora credono nell’iscrizione, magari come un atto dovuto dopo un campionato vinto – la fiducia sia ormai agli sgoccioli.
Dopo il famoso comunicato che chiedeva “rispetto” dalla stampa ed annunciava un accordo triennale con l’All Sport per la gestione del marketing, la società si è trincerata dietro un silenzio che ormai dura due settimane. Un silenzio parzialmente interrotto solo la settimama scorsa attraverso il “regolamento di conti” via carta stampata tra Bellato e Reggiani da una parte, Corvezzo e Traini dall’altra. Aria fritta l’avevamo chiamata, e speriamo non lo diventino anche le voci sulla nuova cordata guidata da due big dell’imprenditoria locale di cui parla stamane La Tribuna di Treviso, gente che in mente ha “un progetto straordinario per la città di Treviso” anche se“lo sforzo ora consiste nel mettere insieme il gruppo”. Nomi, per ovvi motivi, non se ne fanno, ma un incontro ci sarebbe già stato lunedì presso un legale di Treviso, e un altro, quello decisivo per il fuuro del Treviso si terrà…la settimana prossima.
I tifosi sono invitati a pazientare, il problema è che il refrain della “prossima settimana” o dei “quindici giorni” ci è stato propinato così tante volte negli ultimi dodici mesi – specialmente dal signor Renzo Corvezzo – da prosciugare ogni speranza sulla tanto attesa e vitale svolta societaria. L’unica certezza, oltre alle visite di funzionari, commercialisti e le scadenze da rispettare, è che senza questa svolta il Treviso non ha futuro. Il presidente, a parte un “consulente” e qualche fedelissimo, sembra rimasto solo. Alla “bomba” di Piazza dei Signori non ci credeva nessuno, e il silenzio che è seguito alla mancata festa parla da solo. Zanin, che meriterebbe un altro monumento per la pazienza che sta portando, continua a ribadire la sua fedeltà nonostante le tante pretendenti (anche se alcune, come il Bassano, hanno già rivolto la propria attenzione verso allenatori già svincolati). Più insofferenti i giocatori, sconsolati e pronti al peggio i tifosi.

PILLON IN…ARANCIONEROVERDE? Restando in tema allenatori, secondo La Nuova di Venezia e Mestre il grande ex mister biancoceleste Bepi Pillon sarebbe nel mirino dell’ambiziosa Unione Venezia neopromossa in Lega Pro.

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