DUE ANNI FA Zanin accolto calorosamente durante la sua presentazioneIn questi giorni, tra il caldo torrido e il comportamento inqualificabile della nostra pseudodirigenza, è veramente difficile rimanere calmi e non sperare che questo incubo finisca al più presto (diciamo entro due settimane) anche tramite il più doloroso degli epiloghi. Non sono pochi i tifosi che in questo sito, nel suo forum o nei social network si chiedono se valga la pena continuare, mentre la speranza di essere smentiti dai fatti svanisce giorno dopo giorno. Poi leggi notizie come questa, che affondano il dito nella piaga, e la frustazione, il risentimento e la rabbia raggiungono l’apice.

ZANIN, OLTRE AL DANNO LA BEFFA Stando a Venezia United, il trust che raccoglie i tifosi-soci dell’Unione Venezia, il nostro ex Diego Zanin sarebbe vicino alla panchina dei nostri eterni rivali arancioneroverdi.
Nessuna sorpresa: Diego Zanin è un ex che in laguna pur giocando una sola stagione ha fatto la storia segnando il gol del vantaggio nello storico spareggio promozione in B con il Como, e al Penzo potrebbe allenare una corazzata (sia che si tratti di Seconda divisione o Serie C unica) con tranquillità, senza doversi sobbarcare ingrati compiti che esulano dal suo ruolo come prenotare gli alberghi per le trasferte…
“Nei giorni scorsi – ha rivelato Zanin a Venezia United – sono stato contattato da Cinquini. Il direttore ha voluto qualche informazione in più su di me, ma non siamo andati oltre a questo”. Anche perchè, altre offerte non mancano (abbiamo visto come nell’ultimo mese sia stato corteggiato da Como, Portogruaro, Bassano e Pro Patria), tant’è che nelle ultime settimane anche un’altra nobile veneta decaduta, il Vicenza, ha contattato l’ex mister biancoceleste. “I giornalisti dicono questo (in effetti Il Giornale di Vicenza conferma l’interessamento dei biancorossi, ndr). Diciamo che più di qualche club mi ha contattato, e tutte le piazze sono davvero importanti e blasonate. Dopo due promozioni consecutive voglio scegliere la società giusta. Il problema vero, però, è che questo mercato estivo è tutto particolare, perché non sappiamo ancora quale sarà il format. Intanto le squadre stanno costruendo la loro rosa partendo dai giovani. Comunque ormai siamo agli sgoccioli, il tempo per decidere su quale panchina sedere il prossimo anno sta finendo”. Zanin non ha dubbi sulle motivazioni che peseranno sulla sua scelta definitiva: “Il progetto tecnico. Su questo versante mi è sembrato di capire che a Venezia si voglia puntare in alto, e questo è un aspetto importante”.
A Treviso, non gli è stato detto proprio nulla. Per oltre un mese un pseudopresidente (sì, dobbiamo capire ancora chi prenda certe decisioni in via Ugo Foscolo) ha evitato ogni faccia a faccia, ha rinviato gli appuntamenti, ha spento il cellulare, poi ha detto a Zanin che non sarebbe più stato l’allenatore della squadra che aveva costruito e portato a due trionfi consecutivi perchè i nuovi soci (tuttora sconosciuti, sempre che esistano) avevano altre idee. Ma non è stato capace di dire a Zanin il nome del suo sostituto semplicemente perchè,  a differenza del direttore sportivo (a lui il “pseudo” davanti non serve proprio!), per sua stessa ammissione non lo sapeva.

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