Maurizi in difficoltà, ma il Treviso ha tanti limiti tecnici...


Tre come i gol segnati dal Trapani. Tre come le sconfitte consecutive. Tre come la media dei gol subiti a partita, 9 in totale. Bisogna tornare agli anni Venti per trovare numeri così raccappriccianti (IIa Divisione 1923/1924; Ia Divisione 1928/1929). Siamo appena alla terza giornata, ma questo Treviso rischia seriamente di eguagliare tutti i record negativi della sua centenaria storia, compresi i 5 ko di fila al debutto in Serie A. Tra una settimana arriva il Lecce, una squadra che dominerebbe anche in Serie B, poi altra trasferta da brividi nella tana dell’Albinoleffe, mutilato da una penalizzazione che si sta rivelando la marcia in più dei bergamaschi (oggi prezioso 3-1 sull’Entella). Calendario a parte, i segnali più preoccupanti vengono dal questo Treviso, uscito sconfitto di misura da un Trapani che nel primo tempo non è riuscito a tradurre la propria superiorià tecnico-tattica in un vantaggio più largo, e nella ripresa si è limitato a controllare gli sterili tentativi di rimonta degli ospiti.
LA CRONACA Poche novità nel tradizionale 4-4-2 di Boscaglia, con Lo Bue e Rizzi rispettivamente terzino destro e sinistro, Pagliarulo e D’Aiello coppia centrale davanti a Nordi. A centrocampo Basso a destra, Madonia a sinistra, e al centro diga Caccetta-Spinelli dietro la coppia d’attacco Mancosu-Abate. Emergenza totale per il Trevizo, con Maurizi che tira dritto e nonostante le critiche del presidente Corvezzo conferma il suo traballante 3-4-3: in attesa di nuovi arrivi, Di Girolamo (out 6 mesi) viene sostituito dal polivalente Pierangelo Tarantino, mentre alla sua sinistra Toppan vince il ballottaggio con Garofalo. Confermata la linea di centrocampo con il rientrante Salvi al fianco di Rosaia, mentre Esposito recupera a sinistra  e Brunetti si riprende la fascia destra ai danni di Bianchetti. In attacco, a sorpresa, il giovane Picone si gode la prima maglia da titolare al posto di Sy.
Primi dieci minuti di Marca trevigiana, con Picone che in dieci minuti non fa rimpiangere Sy e ribalta subito le gerarchie. L’attaccante siciliano, ancora alla ricerca della migliore condizione, ingaggia fin dalle battute iniziali un duello personale con la difesa granata. Ma al 9′, al primo tentativo, il Trapani va in gol sfruttando il primo di tanti pasticci difensivi dei biancocelesti: Caccetta inventa per Madonia che mandando fuori giri lo spaesato Brunetti affonda sulla sinistra e crossa dal fondo; Campironi smanaccia malamente spendendo la palla sui piedi dell’argentino Spinelli: facile tap in a porta vuota e Trapani avanti. Nell’azione hanno la peggio Campironi e Toppan: il primo non si regge in piedi e barcolla come un pugile dopo il colpo del ko; il difensore trevigiano ha una brutta ferita al capo e continuerà a grondare sangue dal capo anche dopo una doppia fasciatura, rimnanendo stoicamente in campo. Niente da fare per il portiere biancoceleste, portato in ospedale e sostituito da Merlano.
Dopo dieci minuti, sembra già finita. Ma al 14′, appena ripreso il gioco, succede l’incredibile: rimessa laterale sulla destra, Picone lascia rimbalzare la palla e scarica un destro micidiale che sorvola e fulmina l’incolpevole Nordi. Ancora una volta, grande reazione del Treviso che come a Chiavari rimedia subito allo svantaggio iniziale. Ma come al solito, è una gioia illusoria, perchè quando il Trapani non deve limitarsi a gestire il vantaggio dimostra di poter affondare come e quando vuole il Treviso di Maurizi. Lo si capisce dopo appena due minuti (al 16′) quando Esposito si fa ridicolizzare da Basso, che da posizione decentrata grazia Merlano sparando sull’esterno della rete. Il Treviso cerca di reagire, ma non ci sono idee, non c’è gioco. Sempre che la palla non capiti casualmente tra i piedi di Nazzareno Tarantino (ma che ci fa uno così in questa squadra?), che qualcosa riesce sempre a inventare. Anche perchè Picone lì davanti è devastante e tra una sportellata e l’altra riesce a far alzare il baricentro di un Treviso troppo sfilacciato. Troppa distanza tra i reparti, troppo poco a centrocampo dove anche Rosaia finisce per mettere in ombra Salvi, tornato in campo dopo la squalifica con la fascia da capitano. E così è il Trapani che sfiora nuovamente il vantaggio. Protagonista in negativo è ancora Esposito, che trasforma un maldestro tentativo di retropassaggio di testa in un assist perfetto per Abate (tiro debole su Merlano). Difesa biancoceleste in bambola: al 23′ Basso scodella al centro dove Caccetta, lasciato inspiegabilmente solo davanti all’area piccola, sfiora il palo con una bella incornata. Il Trapani non sfrutta la propria superiorità. Anzi, la coppia centrale Pagliarulo e D’Aiello non è impeccabile e al 27′ fa sudare freddo i propri tifosi: cross di Fortunato dalla sinistra, la difesa cicca l’intervento ma Picone fa altrettanto sbucciando la sfera. E’ un fuoco di paglia, perchè alla mezz’ora il Treviso ne combina un’altra: sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Nazzareno Tarantino si sviluppa un micidiale contropiede dei padroni di casa, Mancosu s’invola verso la porta e dopo l’azione di disturbo di Rosaia subisce lo scellerato intervento in tackle di Esposito, che prende gamba e pallone. Sul dischetto va Madonia che trasforma spiazzando il povero Merlano. Stavolta la reazione del Treviso non arriva. Anzi, al 42′ Salvi cerca di “coronare” una prestazione sottotono con un’inutile gomitata su Caccetta, l’arbitro Giovani sembra chiudere un occhio. Nonostante i 6 minuti di recupero assegnati dal fischietto maremmano il primo tempo sembra avviarsi verso una conclusione scontata, ma al 46′, sugli sviluppi di una punizione di Fortunato, Picone si guadagna un rigore che Nazzareno Tarantino trasforma senza problemi. Parità ristabilità, partito riaperta? No, è un alltro fuoco di paglia. Appena il Trapani torna a giocare seriamente, sono subito dolori. Al 47′ angolo di Basso e capocciata di Spinelli: palla che sfiora il palo alla sinistra di Merlano. Un minuto dopo altro brivido con Basso che mette in mezzo per Abate che devia sull’esterno della rete. Il Trapani dimostra di poter affondare quando vuole, anche su palla inattiva. Nell’ultimo minuto di recupero emergono tutti i limiti dell’armata Brancaleone agenoriana: punizione di Basso, Merlano respinge sui piedi di D’Aiello che di prima intenzione manda sulla traversa; la palla arriva poi a Mancosu che si vede negare il gol sulla linea di porta. Merlano esulta, ma il disastro finale è rinviato di qualche secondo. Sugli sviluppi del fallo laterale la palla arriva Madonia, la difesa si ferma per chiedere un fuorigioco ma al centro dell’area c’è Toppan che tiene in gioco tutti; Mancosu brucia Esposito, Merlano fa il miracolo ma nulla può sul successivo tap-in di Abate, che anticipa un Toppan che sembra patire i postumi dello scontro con Campironi.
Nella ripresa il Trapani ha vita facile. I granata si limitano a controllare le sterili sortite difensive di un Treviso, che non riesce a creare niente di nuovo e anzi subisce un inesorabile calo fisico. Al 60′ Maurizi cerca di aumentare il peso offensivo dei suoi sostituenndo un impalpabile Fortunato con Sy, che dopo un minuto combina un mezzo pasticcio davanti all’area piccola. Per sua fortuna, Caccetta conclude debolmente a due passi da Merlano. La girandola di cambi non riaccende la partita, mentre Sy invece di mettere apprensione alla difesa granata finisce per pestarsi i piedi con il sempre positivo Picone. Al 78′ un altro liscio dei centrali granata sul cross di Tarantino regala a Esposito la palla del riscatto, ma l’esterno napoletano in tuffo cicca clamorosamente la palla del possibile 3-3. Al 84′ mister Maurizi gioca l’ultima, disperata mossa inserendo un pò troppo tardivamente il pupillo Rizzo, ma la partita è ormai finita e il Trapani può festeggiare la fine del tabù casalingo (non vinceva dallo scorso 22 aprile). Continua invece la “maledizione” di Agenore Maurizi, che rischia di rivivere la partenza da incubo di un anno fa, quando allenava il Viareggio: cinque sconfitte consecutive, due pareggi, una vittoria e la sesta, decisiva sconfitta, quella che gli valse il secondo esonero in carriera.


TABELLINO

TRAPANI-TREVISO 3-2 (3-2)

TRAPANI (4-4-2): Nordi, Lo Bue, Rizzi, Pagliarulo, D’Aiello, Spinelli (Tedesco al 60′), Basso, Caccetta (Pirrone al 67′), Abate, Madonia (Filippi al 77′), Mancosu. All. Boscaglia. A disp.: Dolenti, Lo Monaco, Docente, Romeo.

TREVISO (3-4-3): Campironi (Merlano al 10′), Brunetti (Rizzo all’84’), Esposito, Cernuto, P. Tarantino, Toppan, N.Tarantino, Rosaia, Picone, Salvi, Fortunato (Sy al 61′). All. Maurizi. A disp.: Garofalo, Bianchetti, Beccia, Rizzo, Chiavazzo.
RETI: 8′ Spinelli (TP), 14′ Picone (TV), 32′ rig. Madonia (TP), 46′ pt rig. Tarantino (TV), 51′ pt Abate (TP).

ARBITRO:
Stefano Giovani di Grosseto, assistenti Francesco Barbetta di Albano Laziale e Gianluca Mercante Agrigento

NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreno in discrete condizioni. Ammoniti Merlano, Esposito e Brunetti per il Treviso, Spinelli e D’Aiello per il Trapani. Calci d’angolo 6-5 Treviso.

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