Archiviata ingloriosamente l’era Corvezzo, il Treviso si avvia verso la seconda rifondazione in 4 anni. Ma gli ostacoli non mancano: economici, con la Serie D che sempre più lontana e l’Eccellenza probabile ma tutt’altro che scontata; e politici, con i tifosi che si interrogano sulle dichiarazioni dell’assessore Michielan.

Stadio tenni
Lo stadio Tenni non può rimanere senza calcio

Comincia a schiarirsi il cielo sopra il Tenni: stando a La Tribuna di Treviso, che ha contatto il capocordata (insieme a Bepi Lucchese) Walter Frandoli, lunedì dovrebbe esserci l’incontro decisivo, una tappa fondamentale per la rifondazione biancoceleste. Che salvo miracoli inizierà al massimo dall’Eccellenza, la stessa categoria da cui eravamo (miracolosamente) ripartiti quattro anni fa. Dunque, Serie D miraggio, Eccellenza speranza ma non certezza. Per Frandoli «se la Lega sarà così benevola faremo il campionato di Eccellenza», ma siamo certi che Abete non avrebbe problemi a consegnarci anche la categoria superiore, se ci fossero le garanzie economiche. Se questo non ci sono, è giusto non farsi troppe illusioni e ripartire da una categoria meno prestigiosa, magari cercando di costruire una squadra che possa disputare un campionato onesto. Infine Frandoli conferma che con Massimo Zanetti è ancora in piedi il discorso sponsorizzazione, e coglie l’occasione per ringraziarlo: secondo l’ex difensore, mister Segafredo tiene ancora al Treviso e ai suoi tifosi, e durante la trattativa con la vecchia proprietà sarebbe stato frainteso.
Viste le difficoltà a trovare i fondi necessari per iscriversi nei dilettanti bisogna tenere in vita ogni speranza, e Frandoli giustamente fa di tutto per manifestare il sostengo dei “salvatori” a Zanetti. Ma da tifosi non possiamo che ragionare con disincanto e rilanciare la solita provocazione: ora che Covisoc e FIGC hanno tolto di mezzo quello che sembrava il principale ostacolo, cosa impedisce a Zanetti di investire le stesse cifre su una società senza debiti, con la possibilità di iscriverla nella categoria immediatamente inferiore a quella in cui si sarebbe ritrovata tra un mese o un anno? Modello Sassuolo, rilancio del settore giovanile, Serie B… stadio nuovo. Se tutto queste promesse erano frutto di reale passione e non di calcolo elettorale, ci sembrerebbe assurdo sostenere che la Serie D è un ostacolo per la riuscita di questi faraonici progetti.

Frandoli e Lucchese; a destra l'assessore allo sport e maestro di karate Ofelio Michielan
Frandoli e Lucchese; a destra l’assessore allo sport e maestro di karate Ofelio Michielan

TREVISO ACADEMY? Come e dove si ripartirà lo capiremo meglio a partire dalla settimana prossima, anche se non è escluso l’accordo con Treviso Academy, la società nata nell’estate 2011 per controllare il settore giovanile biancoceleste dai Pulcini agli Esordienti. Interrotto dopo pochi mesi ogni rapporto con l’F.c. Treviso di Corvezzo, l’Academy di Orietta Miotto e dell’ormai ex presidente Ennio Filippetto (si è dimesso lo scorso dicembre dopo essere stato eletto nel Consiglio Regionale della FIGC) nell’ultimo anno e mezzo ha assoldato un folto gruppo di ex glorie biancocelesti: Gigi Beghetto, assunto come direttore sportivo e responsabile degli osservatori; Giovanni Bosi (supervisore tecnico), ex giocatore, poi allenatore della Primavera e della prima squadra nelle ultime sei partiti dello scorso campionato; Stefano Realini (consigliere), che nel gennaio 2012 si era dimesso da allenatore degli Allievi Nazionali del F.c. Treviso denunciando il disinteresse societario verso il settore giovanile; Silvano Colusso (responsabile tecnico), ex calciatore (record di presenze) e storico responsabile del vecchio settore giovanile biancoceleste; il dottor Dino Munarolo (responsabile sanitario), storico medico sociale biancoceleste che nell’estate 2011 se n’è andato dal ritiro di Longarone, e in seguito ha più volte denunciato la disorganizzazione tecnica ed economica del F.c. Treviso. Ciliegina sulla torta, il vicepresidente onorario è Eugenio Crotti, che dopo il fallimento del 1993 aveva contribuito a salvare il calcio Treviso, riprovandoci 16 anni (senza successo) con l’effimero Treviso Fbc 2009.

«Treviso Academy, Treviso “ombra”»?, ci eravamo chiesti l’estate scorsa, mentre sui quotidiani si apriva una breve ma intensa polemica tra Corvezzo e l’allora presidente dell’Academy Ennio Filippetto, che aveva addirittura ventilato la possibilità di rilevare la società. In via Ugo Foscolo era arrivata la risposta di Corvezzo, che aveva invitato giornalisti e tifosi a diffidare da quei soggetti che si spacciavano come rappresentanti del Treviso calcio senza averne diritto.
Ma nemmeno un anno dopo, il F.c. Treviso va verso la liquidazione, mentre l’Academy è ancora in vita e potrebbe ereditare 104 anni di storia. Un’ipotesi tutt’altro che sorprendente visto quanto abbiamo scritto sopra, e che secondo il portale specializzato venetogol.it è sempre più probabile, visto che la società, come abbiamo visto, è già pronta, con una matricola già affiliata alla FIGC.

SALVEZZA TREVISO=SALVEZZA STADIO TENNI «Siamo pronti a mettere i lucchetti, lo stadio può vivere anche senza calcio. Può infatti essere utilizzato per organizzare concerti o per altre manifestazioni culturali». Parola di Ofelio Michielan – concesse a La Tribuna di Treviso di ieri  – assessore allo sport della nuova giunta Manido, nonché campione pluridecorato e maestro di karate. Stando all’articolista, «l’eventualità che Treviso non abbia una squadra di calcio per la prossima stagione non scompone l’amministrazione comunale che, anzi, è pronta intanto a mettere i lucchetti all’impianto e poi ad utilizzarlo eventualmente per manifestazioni culturali o concerti. Infatti il Tenni è di proprietà del Comune. In questi giorni resterà disabitato e nessuno potrà frequentarlo se non espressamente autorizzato dall’assessore ai Lavori pubblici e allo Sport, Ofelio Michielan. Il quale sembra essere stanco di questo continuo tira e molla sulle cordate pronte a scendere in campo e, fa sapere, che per Ca’ Sugana non sarà assolutamente un problema se il Tenni non verrà utilizzato per giocare a calcio […] Ca’ Sugana ha fatto chiaramente capire che la possibilità che nessuna squadra giochi al Tenni la prossima stagione non spaventa nessuno».
Niente di nuovo, tutto sommato. Di certo non ci aspettavamo un trattamento diverso dalla politica con il cambio di colore politico della giunta. Anzi, prendendo queste esternazione con ironia, potremmo anche dire che c’è stato qualche passo in avanti rispetto a quattro anni fa, quando la possibilità che il Tenni rimanesse senza calcio era stata accolto con giubilo da alcuni assessori, pronti a proporre progetti di “spostamento” dello stadio senza l’esistenza di alternative! Siamo certi che, assieme al sindaco Manildo, Michielan farà il possibile per garantire l’iscrizione del Treviso, se la nuova società fornirà le adeguate garanzie economiche. Il tira e molla delle ultime due settimane non è dovuto alle presenza delle diverse cordate (in realtà ce n’è sempre stata una sola!), ma di un singolo personaggio che ormai ha finito il suo tempo a Treviso….

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