Campodarsego rosaIn questa prima parte di campionato del Treviso ci sono alcuni aspetti che potrebbero convincere anche i più disfattisti (quelli veri, che non siamo certo noi…). Nonostante le amnesie, i rigori regalati e i black out prolungati che l’hanno colpita in troppe partite, questa squadra ha comunque mostrato sprazzi di qualità che ne riflettono il valore tecnico. Le ultime due vittorie – obbligate ma non certo scontate – contro i fanalini di coda del girone B hanno anche consegnato una classifica più consona al valore della squadra. Che oltretutto, a differenza di certe concorrenti, non ha mai ceduto di schianto, perdendo due partite di msiura contro squadre di medio-bassa classifica. Ci si attende dunque che, trovato una quadratura dopo tante sperimentazioni andate male, il Treviso faccia un ulteriore salto di qualità. Paradossalmente il momento più propizio è proprio questo, visto che nel mese e mezzo che ci separa dal giro di boa i biancocelesti affronteranno per due volte il Campodarsego in Coppa, mentre in campionato si troveranno di fronte la Liventina Gorghense e gli “alieni” del Calvi Noale. E proprio contro le big i biancocelesti hanno sempre offerto buone prestazioni, un po’ come lo scorso campionato in Promozione.
Domenica la “pratica” Quinto è stata sbrigata senza troppi problemi, rendendo meno problematica una partita comunque faticosa, giocata su un campo in pessime condizioni; unica nota negativa l’infortunio di Minto, che in questo periodo aveva trovato continuità in mezzo a tanti infortuni e ricadute. Un po’ come Lazzari, in continuo recupero dopo due anni di quasi inattività. Il gigante per la prima volta ha giocato due partite di fila, e la condizione sta migliorando; un acquisto “in più” al momento giusto, visto che l’infortunio di Ton (di cui non sappiamo ancora le condizioni) ha reso evidente la mancanza di alternative per la difesa centrale. Ha saltato quasi tutta la preparazione anche il giovane Tiberio Granati; ccon alcuni spezzoni di gara nel suo vero ruolo il minore dei fratelli sta mostrando a sua volta segnali di crescita. Chi sembra già al top è il coetaneo Hysa, che con una prestazione maiuscola ha confermato le nostre perplessità sul suo mancato utilizzo nelle partite precedenti.
A Campodarsego alcuni di loro saranno nuovamente protagonisti, ma sarà inevitabile un piccolo turn over per dare sfogo a qualche “panchinaro di lusso” che finora ha trovato poco utilizzo. Si sono mantenuti “freschi” gli squalificati Pilotto (diventato ancora più fondamentale dopo il ko del pari età Minto) e Dal Compare. A questa squadra mancano quelle due pedine che potrebbero farle fare il salto di qualità definitivo, ma la rosa a livello qualitativo, lo ribadiamo, è già da “top 5”. Domani, dunque, ci si attende una prestazione di spessore contro una delle tre formazioni che si stanno scannando nel girone A.

I NOSTRI AVVERSARI Campodarsego, Adriese e Cerea. In ordine casuale. Sono queste le tre “corazzate” che si contenderanno la promozione diretta in un girone che viene descritto da molti come il più impegnativo ed equilbrato. Il Campodarsego dell’ambizioso Daniele Pagin, come l’Adriese, ha rivoluzionato la rosa per puntare in alto. Tanti i giocatori nuovi portati dal dg Attilio Gementi alla corte di Antonio Andreucci, uno degli allenatori più esperti della categoria. Il fiore all’occhiello dei biancorossi – che per stemma hanno un biancoscudo chiaramente ispirato a quello del Padova – è l’attacco. All’ex fantasista dell’Este Grasjan Aliù (’89) si sono aggiunti due bomber dai percorsi decisamente differenti. Il classe ’81 Andrea Lucchini, un passato in C2 con Alto Adige e Belluno, negli ultimi dieci anni in D ha segnato la bellezza di 111 gol; qualcuno se lo ricorderà come avversario e castigatore del Treviso con la maglia del San Paolo Padova. Nella seconda fase del mercato estivo è arrivato pure Rej Volpato (’86), scuola Padova e Juve con un passato in Serie A e B, putroppo costellato da tanti infortuni; lo scorso campionato l’ariete di Piove di Sacco ha giocato in D con il Thermal Abano Teolo andando segno nove volte. A centrocampo il colpo più importante è rappresentato dal ritorno a casa dell’ex biancoscudato Maurizio Bedin (’79), roccioso mediano con un curriculum di tutto rispetto in Serie C. Un altro colpo da urlo sarebbe stato il danese Dan Thomassen, che dopo aver iniziato la preparazione è stato lasciato libero di accasarsi al rinato Biancoscudati Padova. In difesa il colpo più importante è l’esperto Thomas Poletti, coetaneo di Bedin con una lunga carriera in D. Colpo importante anche in porta con l’arrivo di Luca Berto (91), avversario del Treviso con la maglia del SandonàJesolo, e in cerca di riscatto dopo alcune stagioni difficili.
La partenza in campionato del Campodarsego è stata buona, nonostante qualche passo falso che ha comunque rallentato le concorrenti Adriese e Cerea. I biancorossi occupano il secondo posto con un punto in meno dei veronesi e uno sopra i rodigini. Nell’ultimo turno, giocato nell’anticipo di sabato a Loreo, i ragazzi di Andreucci hanno rischiato di perdere nonostante una partita a lungo dominata. andati sotto in una delle poche occasioni creare dai padroni di casa, i biancoscusati hanno raggiunto il pari nel finale con un guizzo di Bedin. In Coppa il cammino è immacolato: qualificazione raggiunta già dopo due giornate, e quarto di finale da brivido in casa dell’Adriese con successo dagli undici metri dopo lo 0-0 dei 90 regolamentari. Ora la doppia sfida contro un Treviso più giovane e inesperto, ma pronto a giocarsela fino in fondo.

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