Campi, Cunico, Briaschi e Carnovelli
 Il prepatore atletico Campi con mister Cunico, il ds Briaschi e il viceallenatore Carnovelli (fotostampa Treviso)

Dopo Alberto Briaschi, da alcune fonti dato per partente subito dopo la pazzesca vittoria di Motta, ecco il comunicato che ufficializza la separazione con mister Enrico Cunico, anche in questo caso a lungo anticipata.
Questo è il comunicato con cui, la sera di lunedì 29 aprile, il Treviso Fbc 1993 ha salutato e ringraziato il tecnico vicentino:

Mister Cunico non è più l’allenatore del Treviso FBC 1993

  • 29 Maggio 2023

Il Treviso FBC 1993 rende noto che Mister Enrico Cunico, non sarà più l’allenatore della prima squadra biancoceleste. La conclusione del rapporto fra il tecnico e società è avvenuta in modo consensuale.
Il club ringrazia il Mister per il lavoro straordinario di questa stagione culminato con la storica vittoria del campionato di Eccellenza. A lui auguriamo un futuro ricco di soddisfazioni sportive e professionali.
Da domani la società sarà al lavoro per individuare un tecnico che intenderà sposare i progetti legati al futuro del Calcio Treviso.

L’addio al vulcanico allenatore era stato preceduto, una settimana prima, da quello del ds Briaschi.

Briaschi non è più il Direttore Sportivo del Treviso FBC 1993

Il Treviso FBC 1993 comunica di aver consensualmente interrotto il rapporto di collaborazione con il Direttore Sportivo Alberto Briaschi. La società ringrazia Alberto per l’ottimo lavoro svolto in questa stagione

coronato con la conquista della Serie D , augurandogli un futuro ricco di soddisfazioni sportive e professionali.

Treviso , Lì 22 Maggio 2023 Ufficio Stampa Treviso FBC 1993.

In un’intervista rilasciata a Il Gazzettino di Treviso nei giorni successivi, l’ormai ex ds aveva confermato che la società gli aveva proposto di assumere la carica di direttore generale, «ma dopo un anno impegnativo – aveva spiegato sulle colonne del quotidiano – serviva ancora tanta voglia che, non mi manca,  ma fatte le valutazioni ho declinato». Al suo posto già dallo scorso 24 aprile, a nemmeno 24 ore dal trionfo tonfo il Giorgione, si fa il nome dell’ex Campodarsego e Trento Attilio Gementi.
Per ora nessuna ufficialità, anzi, il toto allenatore dimostra che certe notizie date ormai per certe da quotidiani e siti specializzati (e discusse dai tifosi) vanno prese con le pinze. Dal day after e per alcune settimane il primo nome sulla lista era Carmine Parlato, protagonista con Gementi della scalata del Trento verso la Serie C. L’attuale tecnico del Cjarlins Muzane era stato più volte confermato dal patron friulano Zanutta, che nel finale di campionato ha ribadito di voler puntare alla promozione in Serie C.  A quel punto l’attenzione si è spostata su Cristiano Masitto del Campodarsego, dato per certo al Treviso anche nei giorni successivi alla vittoria dei padovani nella finale play-off del girone C. La conferma ufficiale del tecnico è arrivata lo scorso venerdì 26 maggio, ma già da tre giorni tutto sembrava una formalità, visto la foto (sulla pagina facebook del Campodarsego) dell’aperitivo con il patron Pagin e il nuovo direttore sportivo. Non Briaschi, com’era sembrato per oltre un mese di indiscrezioni, ma Roberto Tonicello, annunciato all’indomani della vittoria in finale contro la Luparense. Del resto nel commentare il successo a padovaoggi.it lo stesso Masitto aveva negato ogni contatto con Treviso e un altro club del girone, il Dolimiti Bellunesi… che tra l’altro ha appena ufficializzato il cambio di panchina tra due ex Treviso: fuori Diego Zanin, il condottiero della doppia promozione dalla Serie D alla Prima divisione nel biennio 2010/2012, dentro Nicola Zanini, giocatore e poi allenatore nella prima, tribolata Eccellenza 2009/2010.
Con l’addio di Cunico, in molti si chiedono chi arriverà. Tra quelli nominati da varie fonti dopo la festa promozione quasi tutti sono stati confermati. Roberto Vecchiato resterà alla guida dell’Adriese; Mauro Zironelli della Luparense dopo una stagione segnata da tensioni (a dicembre esonerato e richiamato subito), ma un finale in rimonta e la finale di Campodarsego, potrebbe rimanere alla guida dei lupi, anche se risulta ambito da piazze importanti come Mantova. Nico Pulzetti, invece, viene dato come sicuro partente dal Calvi Noale, con cui ha conteso il primo posto al Treviso fino alla fine grazie alle otto vittorie consecutive. I veneziani sono stati una delle squadre più apprezzate (con la Godigese) come gioco espresso, attirando sul tecnico romagnolo le attenzioni di tanti club di categoria superiore.

Aggiornamento del 30 maggio: Nico Pulzetti ha firmato per l’ambizioso United Riccione in Serie D.

Cunico sulla rete video
                          L’arrampicata di Cunico in curva sud durante la festa in campo

Nei prossimi giorni forse conosceremo il successore, fatto sta che la mancata conferma di Cunico ha già scatenato discussioni tra i tifosi. I detrattori ricordano il finale da brividi dopo una stagione tormentata, nonostante una rosa a detta di tutti di gran lunga superiore alla concorrenza del girone B. Tuttavia la maggiorparte dei commentatori ringraziano il mister ed esprimono scetticismo se non netta contrarietà verso la scelta del club, perché in fondo Cunico ha raggiunto quell’obiettivo inseguito per un lungo decennio.
Sicuramente alcune scelte dell’allenatore, anche al netto dei problemi causati dai tanti infortuni, hanno fatto storcere il naso a molti tifosi, soprattutto dopo il grande inizio che sembrava confermare i pronostici su un dominio assoluto. Tuttavia abbiamo visto quanto sia difficile vincere un campionato a Treviso nonostante una rosa superiore, una situazione che si è più volte verificata tra Promozione ed Eccellenza, anche se dopo errori iniziali che hanno complicato il cammino di tante tecnici. Cunico ha vinto campionati in Eccellenza (Marano Vicentino e Luparense) con grandi rose, ma negli ultimi 10-15 anni ha ottenuto ottimi risultati anche in Serie D, sfiorando più volte il successo.
Risale alla stagione 2008/2009 il secondo posto con l’Eurotezze dietro alla Sacilese, club destinato a rimanere per alcune stagioni in Serie C2. Nel 2010/2011 la grande occasione sulla panchina dell’Unione Venezia si infrange proprio contro il Treviso di Diego Zanin. Un lungo testa testa entrato nella leggenda e concluso con la battaglia a Sant’Elena del 27 marzo 2011. L’ingiusto doppio giallo al cobra Massimo Perna “compensato” dal gol regolare annullato al Ferretti arancioneroverde, fino alla clamorosa doppia occasione nel finale, con Bandiera che sciupa in contropiede solo contro il portiere e Zubin che all’ultimo secondo, sul ribaltamento di fronte, spara sopra la traversa un tiro al volo. Quel pareggio s’era tradotto in una sconfitta per gli arancioneroverdi e il loro allenatore, esonerato due settimane dopo con il Treviso ormai in fuga verso la prima di due promozione consecutive. Ma per Cunico ancora più beffarda sarebbe stata la sfida infinita tra il suo Marano e un’altra corazzata destinata a scalare le categorie professionistiche, il Pordenone di Carmine Parlato. Nella Serie D 2013/2014 Cunico e i bianconeri avevano pareggiato l’ultima di campionato dopo essere arrivati all’epilogo a pari punti. Era finita 85 punti a 83, mentre la stagione successiva il Marano ormai diventato Altovicentino aveva esonerato il tecnico a dicembre davanti alla fuga verso il primo posto di una squadra fuori portata, il neonato (Biancoscudati) Padova. Risultati di tutto rispetto in quella che adesso è la quarta serie nazionale, nonostante le ultime esperienze con Campodarsego e Luparense (con i lupi aveva comunque fatto il salto dalla promozione alla Serie D) non siano finite molto bene.
I risultati a Treviso, poi, parlano chiaro, nonostante le solite discussioni sull’aver ottenuto risultati solo grazie a rose fuori portata. Nella stagione 2019/2020 in Promozione il Treviso aveva vinto le prime cinque partite (Cavarzano Oltrardo, Santa Lucia, Ponte Crepaldo Eraclea e Julia Sagittaria), realizzando la miglior partenza di sempre. Dopo la rinuncia alla panchina per questioni di lavoro e il ritorno dell’estate 2022 quello stesso record è stato superato con le sei vittorie di fila e i dieci risultati utili consecutivi con un solo pareggio. Qualcosa dovrà pur contare, se pensiamo anche a quanto accaduto nel mezzo delle due avventure di Cunico sulla panchina del Treviso.

Il futuro per entrambi è tutto da scrivere. Poco importa se la stagione è stata più sofferta del previsto o alcune scelte tecniche hanno scontentato molti tifosi, da parte nostra non possiamo che ringraziare Briaschi e Cunico per aver condotto il Treviso fuori dalla palude dei campionati regionali.

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