Con la beffarda eliminazione della Godigese alle semifinali play-off nazionali di Eccellenza è sfumata la possibilità di vedere un’altra squadra trevigiana in Serie D. Dopo la retrocessione del Montebelluna sarà dunque il Treviso l’unica rappresentante della Marca nella quarta serie del calcio italiano. Al momento l’ipotetica composizione del girone vedrebbe 17 squadre, di cui 12 del Veneto, 3 del Friuli Venezia-Giulia e 2 del Trentino Alto Adige.

Adriese
Bassano (ex Cartigliano) *
Caldiero Terme
Campodarsego
Chions
Clivense
Cjarlin Muzane
Luparense
Dolomiti Bellunesi
Este
Mestre
Montecchio Maggiore
Mori Santo Stefano
Torviscosa
Treviso
Virtus Bolzano
Union Clodiense Chioggia Sottomarina

In queste settimane molti si saranno chiesti chi potrebbe essere il 18° club, specialmente dopo l’eliminazione delle trivenete (Lavis, Tamai e Godigese) ai play-off nazionali. Magari con l’inserimento di una squadra lombarda o dell’Emilia Romagna, come già accaduto in passato? Si sono fatte tante ipotesi, ma con il passare delle settimane qualcosa è cambiato, a cominciare dalla situazione del Bassano, come si può intuire dall’asterisco.
La situazione del Bassano è davvero curiosa. Quando stava per finire il campionato la società aveva annunciato un progetto di fusione con il Cartigliano e l’Union Eurocassola: la creazione di un’unica squadra in Serie D (Bassano FC) con i settori giovanili separati. La notizia aveva provocato le immediate dimissioni del tecnico Ezio Glerean. Con il titolo di Serie D già in tasca per la dirigenza, la squadra nelle settimane successive ha dimostrato di voler conquistare la categoria sul campo. Dopo aver vinto i play-off regionali e il primo turno di quelli nazionali contro il Tamai, i giallorossi hanno vinto 2-1 a Castel Maggiore contro i bolognesi del Progresso e domenica potrebbero festeggiare la promozione in Serie D (basta un pari o anche una sconfitta per 1 a 0). Se così fosse, cosa accadrebbe al titolo del Cartigliano?
Qualche giorno fa calciovicentino.it aveva parlato di un possibile accordo con un’altra società vicentina, il La Rocca Altavilla, ma per ora si tratta solo di voci. Di sicuro il Cartigliano non continuerà, mentre la terza squadra coinvolta nella fusione, l’Union Eurocassola, dovrebbe iscriversi comunque in Promozione, solo una categoria sotto quella di appartenenza.
Con il Bassano promosso sul campo e il titolo del Cartigliano a un’altra vicentina il girone sarebbe completo a 18 squadre, ma le difficioltà di due squadre friulane potrebbero cambiare ancora il quadro. La prima è il Torviscosa, che si è salvato ai play-out contro il Portogruaro. Tuttavia subito dopo la salvezza il presidente Sandro Midolini ha rassegnato le dimissioni, mettendo in discussione l’iscrizione in Serie D e il futuro del club. Dopo alcune settimane di silenzio, nelle ultime ore sono arrivate importanti novità dal Friuli. Secondo molti organi di informazione, come Friulgol, sarebbero in corso trattative con la dirigenza del Brian Lignano per una fusione: la prima squadra giocherebbe a Lignano, il settore giovanile a Torviscosa.
Con questo salvataggio non ci sarebbe un posto libero da riempire… tuttavia il girone C rischierebbe comunque di ritrovarsi dispari se fosse inserito in sovrannumero il Pordenone, che dopo la richiesta di fallimento ha deciso di rinunciare alla Serie C. Il club punta alla Serie D o all’Eccellenza, con la seconda che sembra più probabile. Tuttavia la situazione è in piena evoluzione, non è detto che il Pordenone riuscirà a evitare la liquidazione. A quel punto i ramarri potrebbero ripartire sempre dai dilettanti ma con una nuova società (e soprattutto senza debiti), come accade solitamente alle squadre che non riescono a iscriversi ai campionati professionistici. Anche in questo caso, sembrerebbe più probabile una ripartenza dalle categorie regionali piuttosto che dalla Serie D, visto che il contributo straordinario a fondo perduto di 300mila euro è un problema, soprattutto nelle piazze meno blasonate e con un’imprenditoria piuttosto fredda verso le sorti del calcio. Lo si è visto a Treviso nel 2009 e nel 2013.

Aggiornamento del 17 giugno 2023

Il Portogruaro ha ufficializzato la richiesta per essere riammesso in Serie D. Un paio di settimane fa, dopo la presentazione del nuovo allenatore, il presidente Bertolini aveva confermato che i granata non avrebbero inoltrato domanda di ripescaggio. Alla base della rinuncia il precedente dell’estate 2020, quando il Portogruaro, giunto secondo dietro all’Union San Giorgio Sedico nel girone B di Eccellenza (il campionato era stato interrotto per Covid), aveva atteso vanamente per settimane la promozione d’ufficio, compromettendo in parte la programmazione del campionato successivo. Ora il clamoroso dietro front che sorprende ma fa sognare i tifosi del Portogruaro.

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