Dopo la presentazione del nuovo direttore generale Attilio Gementi e l’allenatore Michele Florindo, in questa prima settimana di luglio sono arrivate le prime conferme dei giocatori protagonisti della promozione in Serie D. I primi due ufficializzati sono il centrocampista offensivo Alberto De Poli e il bomber Dario Sottovia. Il primo con questo prolungamento di contrattosi è nuovamente il giocatore con la più lunga militanza nel Treviso rinato quattro anni fa. De Poli era arrivato nell’estate 2020 brillando nel centrocampo di mister Cunico, in Promozione; dopo lo stop e la mancata ripresa del campionato era stato messo sotto contratto dal Calvi Noale per il mini-campionato di Eccellenza, condividendo lo spogliatoio con altri ex Treviso come l’attaccante Nicolò Garbuio. Tornato in maglia biancoceleste, nelle ultime due stagioni in Eccellenza è stato un elemento chiave della squadra, il raccordo tra reparto mediano e attacco.

Dopo i dubbi circolati nelle settimane successive alla festa del 23 aprile, sembrava fosse prossimo all’addio; invece dopo le smentite del diretto interessato e le lunghe settimane di silenzio è arrivata anche la tanto attesa conferma del numero 9, che con i suoi 33 gol si è laureato il miglior reralizzatore di sempre in un campionato nella storia del Treviso calcio. Per ovvie ragioni il rinnovo dell’attaccante padovano era il piàù atteso. Le prime indiscrezioni sulla sua conferma circolavano da qualche settimana, il resto l’ha fatto lo stesso Sottovia attraverso i social rilasciando indizi non proprio “criptici” che hanno tranquillizzato i cuori biancocelesti. Del resto lo scorso sabato 1° luglio “Darietto” era stato ospite osannato alla festa della curva sud.

De Poli e Sottovia primi confermati: tra le migliori perle della scorsa stagione l’azione del raddoppio nel 4 a 0 esterno inflitto allo United Borgoricco Campetra.

Inoltre due giorni dopo, con un’intervista rilasciata a Il Gazzettino di Treviso, il dg Gementi aveva citato i due nella lista dei (pochi) confermati. Gli altri, seppur non ancora ufficializzati, dovrebbero essere il capitano Simone Salviato, difensore centrale, l’attaccante Francesco Posocco (16 gol) e l’esterno offensivo Gianluca Stefani, under classe 2003. Nelle sue dichiarazioni il dg aveva anche anticipato qualcosa sui nuovi acquisti: «Allo stato attuale abbiamo concluso accordi per un terzino destro del 2005 e un terzino sinistro del 2004 entrambi provenienti da squadre professionistiche. Arriveranno anche due difensori centrali e due mezzali under». A questi si potrebbero aggiungere alcuni ragazzi del vivaio che svolgeranno il ritiro con la prima squadra. E per i nuovi big? Gementi non ha fretta, sottolineando che a due mesi dalla chiusura del mercato «noi dobbiamo cercare il giusto equilibrio fra prezzo e qualità». Intanto è arrivato un altro addio ufficiale: dopo il duo bellunese Masoch-Mosca, ingaggiati dall’ambizioso Conegliano in Eccellenza e l’attaccante Giovanni Guccione al Valgatara (girone A) è stato presentato Alex Soncin come nuovo centrocampista del Sandonà, altra big del girone B. Un addio che ha lasciato l’amaro in bocca a più di qualche tifoso: Soncin in questa stagione è stato penalizzato dai tanti infortuni, ma nonostante tutto si è confermato un lottatore eccezionale, decisivo soprattutto nel finale da brividi che ha riportato il Treviso nel calcio nazionale.

Dal campo agli uffici, in mezzo alla conferme c’è stato un cambiamento epocale: Luigi Sandri ha lasciato la presidenza dopo aver guidato il nuovo Treviso per quattro anni. Nessuna sorpresa: lo stesso Sandri nel mese di giugno aveva fatto anticipato il passo indietro, mentre ricorrenti voci su un suo disimpegno erano circolate quando ancora mancavano molte partite alla fine del campionato, suscitando qualche preoccupazione tra i tifosi.
Nella conferenza stampa del 5 luglio Sandri ha spiegato così la sua decisione: «I miei impegni professionali mi portano a dover rinunciare a questo compito. Come promesso al sindaco Conte, sono partito dalle ceneri di quella che era la società che rappresentava la Città di Treviso. Ci siamo strutturati con un direttivo allargato, con un gruppo di volontari che garantisce la sicurezza allo stadio, una segreteria che è aperta tutto i giorni e un ufficio marketing che promuove la nostra attività. Ho comprato il vecchio marchio per riappropriarci della nostra storia, abbiamo risistemato il Tenni con un campo che sarebbe degno della Serie A. Allo stesso tempo però, abbiamo costruito il campo di San Bartolomeo che ospita tutto il nostro settore giovanile. Spero che il nuovo direttivo possa migliorare il lavoro già fatto, ringrazio tutti coloro che si sono prodigati per il miglioramento di questa società».
Se Sandri resterà come consigliere, il nuovo presidente sarà Giangiuseppe Lucchese, già al certice durante l’era Setten e nei primi quattro anni della nuova epoca presidente onorario. Inoltre è stato nominato vice presidente Francesco Saruggeri, professionista del settore finanziario e consuletne del lavoro, che si occuperà della direzione amministrativa-finanziaria affinancando gli altri due vicepresidenti Aldo Gastaldo ed Enrico De Bernard. In passato ha lavorato con Giorgione e  Casier Dosson.
Ma cosa di cela realmente dietro questo piccolo ma significativo riassetto societario? Lo fa intendere proprio Lucchese quando rivela che il suo incarico
«è pro tempore soprattutto in ottica dei nostri programmi futuri, per fronteggiare diverse situazioni nel tempo». Com’è noto questo dovrebbe essere, nelle intenzioni della società, un campionato di transizione per preparare un futuro assalto al professionismo. Non a caso la società si sta strutturando con calma e senza proclami. La domanda che molti tifosi si pongono fin dalle prime indiscrezioni sull’addio alla presidenza di Sandri è questa: il suo posto verrà preso in un futuro prossimo da un nuovo presidente e patron coinvolto economicamente come chi l’ha preceduto?

RITIRO Il Treviso dal 22 al 29 luglio sarà in ritiro a Paluzza, località montana in provincia di Udine.

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