La formazione del Montecchio Maggiore scesa in campo contro il Montebelluna a inizio dicembre

Si chiude con un turno infrasettimanale il girone di andata della Serie D. Il Treviso dopo quattro vittorie di fila cercherà di prolungare la striscia per non perdere altro terreno dall’Union Clodiense dei record, attesa al Tenni nella prima gara del 2024. Non sarà facile, perché il prossimo avversario non sembra una squadra “materasso” come l’Atletico Castegnato. Proprio i bresciani, una settimana prima della disfatta del Tenni, erano stati sconfitti al Gino Cosaro di Montecchio Maggiore. Il Treviso ritrova i biancorossi dopo la recente tripla sfida dei play-off regionali di Eccellenza nella primavera 2022 e a quasi tredici anni dall’ultima, vibrante sfida in Serie D.
Una categoria che il club fondato nel 1923 raggiunge per la prima volta nel 1998, dopo una vita passata nelle categorie dilettantistiche regionali. Un traguardo storico a dieci anni dall’arrivo del patron Romano Aleardi, che nel 1988, dopo aver rilevato la società, attua la fusione con il San Vitale dando vita all’attuale Unione Calcio Montecchio Maggiore. Le prime stagioni nella categoria portano i migliori risultati della sua storia. Dopo il 5° posto al debutto, nella stagione 1999/2000 il Montecchio sfiora la doppia impresa: in campionato arriva secondo a un punto dal Südtirol/Alto Adige, mentre in Coppa Italia viene sconfitto solo in finale nel doppio confronto con la Castrense. Nei campionati successivi, a parte il 3° posto della stagione 2001/2002, il Montecchio Maggiore si ridimensiona classificandosi tra il 7° e il 20° posto. Fino a guadagnare la fama di “eterno miracolato”, tra salvezze più o meno stentate (play-out) o retrocessioni cancellate dai ripescaggi. Come nel 2003, dopo i play-out persi nel derby con il Lonigo. I play-out valgono la salvezza nel 2006 (Vallagarina), nel 2008 e nel 2009, quando a distanza di un anno la permanenza in categoria arriva grazie alle imprese esterne allo Zanutto di San Donà e al Briamasco di Trento. Al termine del campionato 2009/2010 non c’è storia, il Montecchio arriva ultimo e va giù diretto, ma in estate viene riammesso. Si arriva così al primo confronto con il Treviso, nell’indimenticabile (per i tifosi biancocelesti) stagione 2010/2011. Dopo il 3 a 0 dell’andata, alla seconda di ritorno il Treviso mette per la prima volta piede al Gino Cosaro di Montecchio Maggiore. Al pareggio iniziale di Ferretti risponde a inizio ripresa Onyejiaka, ma nel finale di gara succede di tutto: tra il 39′ e il 43′ vengono espulsi per i padroni di casa De Pretto (doppia ammonizione), Ballardin (gioco falloso) e Girlanda (comportamento scorretto). In un campo appesantito da freddo e maltempo il Montecchio Magggiore resiste in 8 contro 11, ma al 7° minuto di recupero arriva ineluttabile il morso del cobra Massimo Perna.

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Tifosi biancocelesti in delirio dopo il gol di Perna nel precedente del 9 gennaio 2011

A fine stagione il Treviso festeggia la promozione in Lega Pro dopo la il duello con il VeneziaMestre, il Montecchio perde i play-out con il Città di Concordia di mister Feltrin e retrocede. In estate arriva l’ennesima riammissione, ma al termine del campionato 2011/2012 niente può evitare il mesto ritorno in Eccellenza dopo i play-out persi con il Sankt Georgen. Inizia un breve declino per il club di Aleardi, che dopo tre anni di Eccellenza retrocede in Promozione, riconquistando il massimo campionato dilettantistico regionale nel 2017. Tra eliminazioni ai play-off ed emergenza Covid ci vogliono cinque campionati di Eccellenza, anche se la corazzata al via del campionato 2021/2022, inserita nell’infernale girone A, deve accontentarsi del secondo posto dietro al Villafranca Veronese. Al gironcino per stabilire chi andrà ai play-off nazionali si presenta come favorita liquidando il Borgoricco Campetra, ma la strada si complica proprio contro il Treviso, che espugna clamorosamente il Cosaro 2 a 1. Al vantaggio di Porcino risponde il capocannoniere Matteo Casarotto (finirà la stagione con 42 gol totali), ma Masoch sigla il successo biancoceleste.

Nel ritorno del Tenni vince la paura e finisce a reti inviolate: il discutibile regolamento non premia gli scontri diretti e a pari punti si va allo spareggio del Mercante di Bassano, dove con 11 anni di ritardo il karma sembra punire il Treviso: dopo l’1 a 1 dei tempi regolamentari (a Montagnani risponde capitan Salviato) il Treviso si confema disastroso dal dischetto e sbaglia tutti e tre i rigori (finirà 4 a 1), prolungando l’agonia di un’altra stagione. Il cammino in scioltezza ai play-off nazionali dei vicentini aumenta i rimpianti per i tifosi biancocelesti. Nella semifinale il Montecchio si vendica del Sankt Georgen, che giusto dieci anni prima l’aveva retrocesso per un decennio nel calcio regionale: 3-0 al Cosaro, 2-0 in Alto Adige. E non c’è storia neanche nella finale contro il Giorgione, ultimo nel gironcino per le prime classificate: la pratica Serie D viene chiusa con il 5-0 all’Ostani di Castelfranco Veneto. Al ritorno lo 0-0 chiude una stagione trionfale, considerata la vittoria della Coppa Italia Dilettanti regionale vinta qualche mese prima nella finale contro il Portomansuè.
Con il ritorno in Serie D si torna alle origini: il Montecchio Maggiore si trova subito invischiato nella lotta salvezza e a febbraio viene sollevato dall’incarico mister Vittadello. Al suo posto riecco Federico Coppola, il condottiero della lunga cavalcata verso la Serie D. La squadra conquista un 13° posto, ma ai play-out arriva un’altra vendetta: nella gara secca giocata al Cosaro arriva un netto 5-0 contro il Villafranca Veronese, che un anno prima era arrivato primo in Eccellenza. Dopo l’ennesima, rocambolesca salvezza in Serie D, la proprietà ha confermato mister Coppola, cercando di costruire una squadra attrezzata per conquistare più di una tranquilla salvezza. Il primo indizio sulla rinnovata ambizione del club è stato l’ingaggio del classe ’90 Nicola Rigoni, fratello di Luca, protagonista di una lunga carriera in A con Chievo, Palermo e Genoa. Lo stesso Nicola, di sei anni più giovane, può vantare tanta esperienza nei campionati professionistici: come il fratello ha vestito a lungo la maglia del Chievo in A, mentre in cadetteria ha giocato con Reggina, Cittadella, Monza e Pescara, senza dimenticare i tanti anni al Vicenza, club in cui è cresciuto. L’altro colpo in mediana è il classe ’93 Marco Burato, proveniente dall’Este e per anni bandiera della Virtus Verona. Confermato Tommaso Pegoraro (1999), al sesto anno consecutivo in biancorosso. Non sono mancati i colpi anche per il mercato dei fuori quota, come il portiere classe 2004 Luca Carraro, protagonista del Calvi Noale che ha conteso fino all’ultimo il primo posto al Treviso. La guida del reparto difensivo è stata affidata all’esperto Cristiano Bigolin dal Sant’Angelo ed ex compagno di Gnago all’Arzignano. Tra gli under, importanti le conferme di Marco Rocco (2003) e Alex Crestani (2004), entrambi cresciuti nel Vicenza. In attacco dal Cjarlins Muzane è arrivato Niccolò Valenti (1991), altro ex Arzignano. Confermato il miglior marcatore biancorosso della precedente stagione (11 gol totali), il classe ’95 Nicolò Visinoni, ex Union Pro, Giorgione e Montebelluna. La rosa, già rivoluzionata nel mercato estivo, dopo il difficile inizio in campionato ha visto nuovi arrivi e partenze, facendo dei vicentini il club più attivo sul mercato. L’8 novembre è stato ufficializzato il centrocampista classe ’98 Alessio Bertaso, a dieci giorni dal mancato tesseramento con il Treviso. Successivamente sono partiti alcuni giocatori: l’attaccante Cardellino, autore di 3 gol, è passato all’Este, il centrocampista Chajari al Campodarsego. Per rafforzare l’attacco ecco lo spagnolo Javier Garcia Boix (1994) dall’Asti: dopo le esperienze nella terza divisione spagnola, in Italia ha vestito le maglie di Este, Ambrosiana e Sangiovannese. Il trequartista Luca Manarin (1995) arriva dall’Eccellenza (Vigasio), ma ha giocato per tanti anni in D nella Virtus Verona, con cui ha conquistato e vissuto una stagione in C, e il Caldiero Terme. La settimana scorsa è arrivato la mezzala classe 2004 Tommaso Agostini: ha trascorso la prima parte di stagione con il Montebelluna, anche se nella prima amichevole estiva era sceso in campo tra le fila del Treviso di Florindo.
L’inizio di stagione del Montecchio Maggiore è stato ben al di sotto delle aspettative: solo cinque punti in sette partite, con l’unico successo alla quarta giornata con l’Este (2-1). I due ko per 3 a 0 con Portrogruaro e Campodarsego sono costati la panchina a mister Coppola lo scorso 23 ottobre. Al suo posto il giovane Fabrizio Cacciatore, classe ’86. Nel 2022 ha concluso la carriera da giocatore nel Caldiero, subentrando sulla panchina dei gialloverdi nell’aprile 2022 e rimanendovi fino alla fine della scorsa stagione. Da giocatore vanta una buona carriera tra Serie A e B, e qualcuno lo ricorderà per il famoso gesto delle manette che gli è costato l’espulsione in un acceso Chievo-Juventus del gennaio 2018.

Il forte temperamento di Cacciatore potrebbe aver dato la svolta decisiva al Montecchio Maggiore, che sotto la sua guida ha scalato la classifica. Prima il pari in dieci ottenuto al Cosaro contro l’Adriese (1-1), poi tre vittorie di fila con Dolomiti Bellunesi (1-2), Mori Santo Stefano (3-1) e Luparense (1-3). Il successo di Chions (1-0) in mezzo alle due sconfitte interne con Bassano (0-2) e Montebelluna (1-2) non ha fermato l’ascesa dei vicentini, che nelle ultime settimane hanno abbandonato la zona play-out. In casa è stato dominato l’Atletico Castegnato (3-1), passato in vantaggio per caso con un rigore, mentre sabato scorso è arrivato il pareggio di Breno (0-0). La squadra al momento occupa il 7° posto a quota 22 punti, insieme a Este e Montebelluna, e sembra in buona salute. L’attacco, punto debole della disastrosa partenza (unica squadra a secco dopo tre partite), dopo essersi definitivamente sbloccato con l’arrivo di Cacciatore è stato ulteriormente rafforzato nel mercato di dicembre.

Per il Treviso non si prospetta certo una passeggiata come contro l’Atletico Castegnato, che proprio a Montecchio aveva mostrato parecchi limiti difensivi. I precedenti al Gino Cosaro sorridono ai biancocelesti, ma servirà una prestazione maiuscola per continuare il filotto di vittorie iniziato con il derby di Montebelluna.

I precedenti a Montecchio Maggiore

Montecchio Maggiore-Treviso 1-2 (Serie D 2010/2011)
Montecchio Maggiore-Treviso 1-2 (play-off Eccellenza 2021/2022)

In totale 4 precedenti: 3 vittorie del Treviso, un pareggio e la sconfitta ai rigori dello spareggio play-off della stagione 2021/2022.

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