ONESCU Gioiellino ex TrevisoTreviso-Rimini. E’ solo Coppa Italia, snobbata da tutti, ma è già una gara decisiva. Lo sarà anche per il campionato? Tra qualche mese si trarranno i primi bilanci e capiremo se queste due squadre possono ambire al ritorno in una categoria più consona al proprio blasone, e in particolare, al loro recente (e non dissimile) passato. Entrambe tra la fine degli anni ’90 (Treviso) e la metà dell’ultimo decennio (Rimini), sono riuscite a risalire dalle serie inferiori conquistando una Serie B che mancava da tanti anni. Ed entrambe sono stati riportate in alto da due grandi figure, Caberlotto e Bellavista, espressioni di un calcio che non c’è più. Due presidenti scomparsi forse nel momento migliore delle loro creature, anche se il Treviso dopo essere rimasto orfano del suo “creatore” è riuscito a vivere altri due cicli importanti.
Per il Rimini orfano del suo presidente, invece, l’incantesimo si ruppe, anche se nella Serie B 2007/2008 i romagnoli disputarono un buon campionato. L’addio a fine stagione di Leo Acori dopo 6 anni di successi segnò la fine di un ciclo. Nella stagione successiva arrivò una clamorosa retrocessione in Prima divisione dopo i play-out con l’Ancona. Una mazzata, anche se i romagnoli a differenza del Treviso di Setten (ultimo e fallito), riuscirono a iscriversi regolarmente ed ad allestire una squadra giunta fino alla semifinale play-off persa con l’Hellas Verona. Era il canto del cigno. In estate la società non venne iscritta, dopo i tanti tira e molla cominciati già in autunno.
Nell’estate 2010 è cominciata la nuova storia calcistica per Rimini, che ha vissuto una sorta di “guerra civile” per certi versi simile a quella in atto a Treviso. Qui, come molti ricorderanno, fin dai mesi invernali si erano stavano fronteggiando due progetti di rilancio: da una parte Pizziolo e l’Union Quinto aspirante Union Treviso, dall’altra Corvezzo che aveva appena rilevato il Treviso in Eccellenza, e che alla fine l’ha spuntata grazie all’appoggio dei tifosi e, una volta tanto, dell’amministrazione comunale.
A Rimini, dopo il fallimento, si sono fronteggiate due società: da una parte l‘A.C. Rimini 1912, che aveva ereditato il settore giovanile biancorosso e si poneva come diretta continuazione del vero Rimini. Dall’altra il Real Rimini, ossia il Valleverde Riccione, che trasferitosi a Rimini aveva adottato i colori sociali biancorossi. Anche a Rimini la tifoseria si è schierata fin dall’inizio con il “vero” Rimini, ma il progetto Real è decollato, seppur tra qualche imbarazzo (l’iniziale denominazione in Real Rimini Siti, invece di “city” (!), e le precoci dimissioni di Dario Baccin, bandiera del Rimini ed ex difensore del Treviso), e in Serie D si è giocato il derby. In Coppa il Real è riuscito nello sgambetto, ma in campionato il Rimini ha vinto entrambe le sfide. Nonostante tutto, in campionato è arrivata la beffa: i romagnoli e il Teramo si sono contesi a lungo la vittoria, salvo venire beffate entrambe dallo sprint finale del Santarcangelo. Il resto è storia più nota. Il Rimini ha vinto la fase nazionale dei play-off battendo la Turris, ma i tifosi hanno dovuto sudare un bel po’ prima di avere la certezza della Seconda divisione a causa della diatriba tra Lega Nazionale Dilettanti (secondo cui la vincente era promossa di diritto) e la Lega Pro (che considerava il Rimini solo la prima squadra avente diritto al ripescaggio). Alla fine giustizia è stata fatta, per la gioia del presidente Amati e di mister Luca D’Angelo, bandiera del Rimini di Bellavista tra il 2001 e il 2006.
Nel mercato estivo parecchi i big non confermati rispetto alla Serie D, in particolare alcuni senior come i centrali Aquino (’83), e Bucchi (’81), e i due attaccanti Ragatzu (82) e Olcese (’82), che avevano chiuso la stagione con un bottino di 13 e 12 gol. E’ stato comunque confermato il gruppo che ha centrato la promozione in Lega Pro. Sono rimasti due riminesi doc, i fratelli Brighi Andrea (’92), difensore, e Marco (’83), centrocampista. Entrambi sono fratelli del più noto Matteo della Roma. Il centrocampista Cardinale (’76), protagonista del Rimini dei miracoli fino alla mancata iscrizione dell’estate 2010, è rimasto, anche se negli ultimi giorni è stato accostato al San Marino. Confermato anche il centrale Mastronicola (’74), qualche anno fa protagonista a Padova. Tra gli under, la conferma più importante è Daniel Onescu, mezzala classe ’93 di origini rumene. La giovane promessa vanta un passato negli Allievi del Treviso, e dopo il fallimento, nonostante la giovane età, è stato protagonista a Belluno in Serie D. L’estate scorsa l’approdo a Rimini, che a luglio è riuscito a trattenerlo nonostante le offerte di Bologna e Sampdoria. In entrata pochi gli innesti con una certa esperienza: il portiere Scotti (’83) dal San Marino e il difensore centrale Gianluca Zanetti (’77), ex Bassano e Foggia protagonista nella Pro Patria che fino all’ultimo si è giocata la promozione in Lega Pro. Per il resto tanti giovani: importante il ritorno del terzino Roberto Rosini (’91), cresciuto nel settore romagnolo e svincolatosi dal fallito Ravenna. Altri innesti sono appena diventati maggiorenni o non lo sono neppure: parliamo del difensore Signorini (’94), andato in gol in Coppa contro la Giacomense, l’attaccante Matteo Bufalo (’93) e il terzino Vittori (’93). Giovani talenti che vista l’età torneranno utilissimi nel computo dei contributi che la Lega Pro verserà in base all’utilizzo degli under.
L’organico è sicuramente all’altezza della categoria, un giusto mix di esperienza e gioventù, e il Rimini pur essendo una neopromossa ha le carte in regola per disputare un buon campionato. Ma in attacco manca qualcosa, le partenza di Ragatzu e Olcesi non sono state adeguatamente compensate. I confermati Zanigni (’88) e Buonocunto (’86, 33 presenze e 5 gol lo scorso campionato) insieme ai giovani under non possono bastare. Manca sicuramente una punta centrale con una certa esperienza, e non a caso l’acquisto di un bomber è motivo di discussione in questi ultimi giorni di calciomercato. Tanti i nomi fatti, ultimo in ordine di tempo quello dell’esperto Maurizio Nassi, ex Padova e Ancona, che però sarebbe in procinto di firmare per il Portogruaro in Prima divisione. Inoltre nel dopo gara di Rimini-Giacomense il presidente Amati ha rilasciato alcune dichiarazioni allarmanti. Oltre ad aver lamentato l’ostilità della piazza verso la Tessera del tifoso, che com’era prevedibile sta provocando un calo vertiginoso degli abbonamenti, ha voluto legare l’acquisto dell’attaccante e gli investimenti futuri alla risposta della città.
Per domani mister D’Angelo ha già dichiarato che cercherà di dare spazio a chi non ha avuto molto spazio nelle prime due partite, in modo da arrivare nelle miglior condizioni al debutto in campionato.

TREVISO, CON TRE PUNTI E’ FATTA Il Treviso ha una grossa occasione per ottenere la qualificazione, certa in caso di vittoria, legata ai risultati del quinto e ultimo turno (mercoledì 31), quando il Treviso risposerà in caso di pareggio. In Coppa Italia l’unico precedente tra le due squadre non è positivo: nella Tim Cup 2007/2008, al Romeo Neri di Rimini, il Treviso venne battuto 3-1 ed eliminato da Ricchiuti e compagni. In panchina c’erano Acori e Pillon, gli allenatori che hanno scritto le pagine più gloriose della storia recente dei due club. Sulle due panche ora siedono D’Angelo e Zanin, due giovani mister che al primo anno hanno centrato la promozione, e sperano di continuare la scalata insieme ai propri team.
Le prime uscite in Coppa hanno confermato ciò che molti pensavano: il mister biancoceleste, sulla falsariga della scorsa stagione, ha già modellato il Treviso formato Lega Pro, riuscendo a integrare i nuovi arrivati nel nucleo dei confermati. Di Girolamo, Beccia e Malacarne si sono inseriti alla perfezione, e alcuni giovani come Giorico e Gallon hanno già avuto un impatto molto forte. Il primo, l’ultimo dei nuovi arrivati (si è aggregato solo la seconda settimana di agosto, dopo il miniritiro in Sardegna), si è già inserito negli schemi del mister. Con il Bassano è entrato all’inizio della ripresa dando maggior fludità alla manovra del Treviso, e con la Giacomense ha giocato tutta la partita guagnandosi la sufficienza. Gallon, dopo aver saltato la Spal per squalifica e il Bassano per esami cardiaci, ha debuttato segnando addirittura il gol vittoria che ha steso la Giacomense.
Per domani, l’unica assenza certa riguarda Visintin (che non potrà sfidare Buonocunto, ex compagno ai tempi dell’Itala San Marco), alle prese con una fastidiosa contrattura che mercoledì l’ha costretto ad abbandonare il campo dopo soli tre minuti. Zanin spera di recuperarlo entro domenica 4 settembre, prima di campionato, quando il Treviso debutterà a Poggibonsi.

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