Vincenzo Bellavista, il compianto presidente che fece grande il RiminiSi ritorna al Tenni dopo appena una settimana di astinenza, e di fronte avremo uno degli avversari più quotati del campionato, ovvero il Rimini.

RIMINI Il Rimini è nato nel 1912 sotto il nome di Libertas, e nei primi anni di storia indossava una maglietta a scacchi, ma con i colori bianco e verdi.
Fino agli anni ’40, il calcio a Rimini ha avuto poco seguito, con la squadra che non è mai riuscito ad andare oltre alla serie C; nel 1938/39 la Libertas, per cause economiche, non riesce ad iscriversi al campionato di 1ma divisione, ma riesce comunque ammessa in serie C grazie alla fusione con il Dopolavoro Ferroviario Rimini e ai risultati ottenuti in precedenza; l’anno successivo la società cambia nome in Rimini Calcio.
Nel 1947/48 il Rimini riesce a vincere il suo primo campionato della storia, ovvero la Serie C (Lega Interregionale Centro) riuscendo a beffare sul filo di lana proprio i rivali del Cesena, ottenendo così l’ammissione alla serie C Nazionale; a inizio anni ’50, improvvisamente, inizia la discesa; prima la retrocessione in Promozione, poi l’anno successivo addirittura la discesa in Promozione Emiliana; nel 1953/54, grazie al secondo posto in campionato di Promozione Regionale, il Rimini viene promosso in IV Serie anche a causa della rinuncia del Massalombarda, ma l’anno successivo i biancorossi retrocedono nuovamente in Promozione Emiliana; nel 1956/57 nuovo secondo posto e nuova promozione (d’ufficio) in IV Serie; due anni dopo ancora 2° posto e ammissione d’ufficio in serie C, dove i romagnoli ci resteranno per 17 anni; dopo aver ottenuto due secondi posti (nel 1962/63 dietro il Prato e nel 1973/74 alle spalle della Sambenedettese), il Rimini nel 1975/76 riesce finalmente a vincere il campionato di serie C e a venire promosso per la prima volta nella sua storia in serie B; dopo due salvezze risicatissime, i romagnoli nel 1978/79 arrivano penultimi e fanno ritorno in serie C, ma una stagione dopo, grazie al 2° posto in terza serie, fanno ritorno in serie cadetta; il campionato 1980/81 con Maurizio Bruno in panchina è uno dei migliori della storia biancorossa, e il Rimini si prende il lusso di battere per 3-2 la Sampdoria a Marassi e di pareggiare 2-2 al Romeo Menti contro il Milan, in uno dei suoi due anni di esilio dalla massima serie; l’anno successivo però i biancorossi retrocedono a causa della classifica avulsa sfavorevole nei confronti di Cavese, Pistoiese e Foggia; in serie C1 ottiene un ottimo 4° posto nel 1984/85, prima di venire retrocesso per due volte nel giro di 4 anni in C2: la prima volta viene ripescato per il declassamento del Perugia, la seconda volta senza possibilità di appello. In quarta serie il Rimini ci resta per 14 anni, con ottimi risultati soprattutto negli ultimi 6 (4 secondi posti e 2 terzi), perdendo per 5 volte di seguito ai play-off (4 volte in semifinale e una volta in finale contro la Vis Pesaro); al sesto tentativo però i biancorossi riescono a centrare la promozione. Nel campionato 2002/2003, inseriti nel girone di C2 dominato dalla Florentia Viola (l’attuale Fiorentina, che il Rimini riesce a battere al Franchi di Firenze per 2-1), i riminesi arrivano secondi e battono ai play-off prima il Grosseto (doppio 0-0) e in finale il Gubbio (1-0 a Gubbio, 0-0 a Rimini); in C1 la permanenza è brevissima: dopo un 4° posto (ed eliminazione ai play-off proprio a causa degli acerrimi nemici del Cesena, 1-1 a Rimini, 0-2 a Cesena), il Rimini vince il campionato di C1 2004/05, sopravanzando l’Avellino e il Napoli (che il Rimini riuscirà a battere per 2-1 in romagna), ritornando in serie B dopo ben 23 anni. Protagonista di questa due promozioni è l’allenatore, Leonardo Acori, considerato da tutti come il miglior allenatore della storia biancorossa.
Entriamo quindi nel periodo d’oro del calcio riminese; nel 2005/06 il Rimini gioca un gran girone di andata, per poi crollare nel ritorno, centrando comunque la salvezza; l’anno successivo, il Rimini ha ambizioni di promozione in massima serie, e alla prima giornata pareggia in casa contro la Juventus per 1-1, con gol di Ricchiuti; sfortunatamente per i romagnoli, la presenza di Juventus, Napoli e Genoa in quella serie B fece si che l’obiettivo play-off fosse irraggiungibile; infatti la post-season non si disputò a causa dell’eccessiva distanza tra la terza e la quarta in classifica, e il Rimini quinto (miglior risultato della storia) rimandò le speranze all’anno successivo; nel 2007/08 il Rimini ottenne un punto in più dell’anno precedente, ma non riuscì a centrare i play-off (settimo posto finale); nel 2008/09 il Rimini gioca un gran girone di andata, crollando nel ritorno, e vedendosi costretto a disputare i play-out contro l’Ancona; il pareggio nelle marche sembra mettere al riparo il Rimini da brutte sorprese, ma al ritorno gli anconetani sbancano il Romeo Neri (0-1) e condannano i romagnoli ad una retrocessione impensabile fino a qualche mese prima. Nell’anno successivo il Rimini c’entra i play-off, ma viene eliminato dal Verona in semifinale; il Rimini non verrà iscritto al campionato successivo, dovendo così ripartire dalla serie D; nel campionato di quinta serie, il Rimini viene inserito in un girone prestigioso, quello adriatico, con squadre come la Sambendettese, il Forlì, il Teramo e la Jesina, ma alla fine la spunterà il Santarcangelo; il Rimini è costretto ai play-off, ma è un’appendice stupenda: superati prima il Forlì (3-2), poi il Teramo (3-1), i biancorossi eliminano nel girone il Saint-Christophe (3-1) e il Pomigliano (1-1), accedendo alle semifinali, dove battono agevolmente il Voghera (4-1 a Rimini, 1-0 a Voghera); in finale a Terni, davanti a 3000 persone, il Rimini batte ai rigori la Turris, ottenendo immediatamente il ritorno in C2.

CRISTIANO DONI Uno dei giocatori più famosi ad aver indossato la maglia a quadri biancorossa del Rimini (al pari del portiere Samir Handanovic e dell’attaccante Alessandro Matri) è il trequartista romano Cristiano Doni; dopo essere cresciuto nel Modena, Doni venne ceduto in prestito al Rimini, dove restò per una sola stagione (92/93) contribuendo in maniera decisiva (32 partite e 6 reti) al terzo posto dei romagnoli, che sfiorarono la promozione per soli 3 punti; in seguito Doni ha giocato in serie A a Brescia, Genova (sponda blucerchiata) e soprattutto Bergamo, dove dal 2008 è cittadino onorario, vivendo anche un esperienza in Spagna al Mallorca.
Doni ha giocato anche con la maglia dell’Italia (7 presenze e 1 gol in amichevole con il Giappone), facendo parte della deludente spedizione in Giappone-Corea della Nazionale di Giovanni Trapattoni.

PRECEDENTI I precedenti tra Treviso e Rimini sono 22: 9 vittorie del Treviso, 6 pareggi e 7 vittorie del Rimini.
I precedenti in serie C sono 16: 7 vittorie del Treviso, 5 pareggi e 4 vittorie del Rimini.
I precedenti in campionato a Treviso sono 11: 7 vittorie del Treviso, 3 pareggi e 1 vittoria del Rimini.
La maggior vittoria del Treviso è stata quella del campionato di serie C 1949/50: Treviso-Rimini 3-0
La maggior vittoria del Rimini è stata quella dei campionati di C1 1979/80 e serie B 2006/07: Rimini-Treviso 2-0.
L’unica vittoria del Rimini a Treviso è stata quella del campionato di serie B 2007/08: Treviso-Rimini 0-2.

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