IL MITO Nereo Rocco, allenò il Treviso in Serie BIl Treviso riprende la sua corsa in Coppa Italia di Serie C e l’avversario di turno è nientemeno che la Triestina, ovvero l’avversario che più volte ha sfidato i biancocelesti nella loro storia.

TRIESTINA L’Unione Sportiva Triestina Calcio nacque nel 1918 per la fusione tra il Ponziana e il Foot-Ball Club Trieste.
La scalata è molto veloce: nel 1924 i giuliani conquistarono l’accesso alla Seconda Divisione (la serie C) dopo lo spareggio contro la Pro Gorizia; nel 1926 passarono in Prima Divisione (la serie B) grazie alla riforma dei campionati, mentre nel 1928 vennero ammessi in Divisione Nazionale (la serie A) grazie allo spostamento della Fiorentina nel girone meridionale.
Al termine del campionato 1928/29 la Figc decise di istituire la Serie A a girone unico, alla quale avevano accesso le prime 8 classificate dei due gironi di Divisione Nazionale; la Triestina arrivò 9, e non avrebbe avuto diritto a farvi parte, ma la Figc decise di ammetterla assieme anche a Lazio e Napoli (che arrivarono ottave a pari merito).
La Triestina rimase in serie A ininterrottamente dal 1929 al 1957 (tranne ovviamente durante la sospensione dei campionati per la Seconda Guerra Mondiale); prima della guerra i migliori risultati furoni due sesti posti nel 35/36 e nel 37/38, mentre rischiò seriamente di retrocedere solo nei campionati 38/39 (salva per quoziente reti) e nel 42/43 (salva dopo spareggi con Bari e Venezia); il periodo di massimo splendore della storia degli alabardati fu quello sotto la guida di Nereo Rocco, el Paron, uno dei più grandi allenatori del calcio italiano, e che militò come calciatore nella Triestina fin dalle giovanili, venendo ceduto al Napoli dopo aver collezionato 232 presenze e 66 gol in maglia giuliana; Rocco diventa allenatore della Triestina nel 1947, e alla prima stagione conquistò un meraviglioso 2° posto a pari merito con Juventus e Milan e alle spalle del Torino; negli anni successivi Rocco ottenne due 8° posti, venendo poi esonerato; nella stagione 1950/51 la Triestina si salvò agli spareggi con Lucchese e Brescia; nel 1956/57 ci fu la prima retrocessione in serie B, con la squadra che dopo un buon girone di andata crollò, perdendo la partita decisiva con l’Atalanta per 1-0; i giuliani però tornarono imediatamente in serie A, vincendo il campionato di Serie B, ma l’anno successivo retrocedettero nuovamente in B, salutando per ora definitivamente la massima categoria.
Nel 59/60 la Triestina sfiorò la promozione in serie A, cogliendo un bel terzo posto, mentre l’anno successivo retrocedette addirittura in serie C, dopo lo spareggio contro il Novara, perso ai supplementari nel ritorno; nel 1961/62 ci fu l’immediato ritorno in serie B, grazie alla vittoria del campionato; nel 64/65 la Triestina retrocedette in serie C.
Nel 1969/70 la Triestina conobbe addirittura la retrocessione in serie D; nel 71/72 la squadra riconquistò la serie C grazie alla vittoria del campionato di D, ritornando in quarta serie nel campionato 1972/73; in serie D la Triestina disputò dei derby cittadini infuocati contro il Ponziana.
Nel 1975/76 la squadra vinse il campionato di serie D, facendo ritorno in serie C e nella riforma dei campionati nel 78, riuscirono ad agguantare l’ammissione in C1; dopo un bel secondo posto nella prima stagione, vanificato dalla sconfitta nello spareggio di Vicenza contro il Parma, perso per 3-1 dopo i tempi supplementari, l’anno successivo gli alabaradati vinsero la Coppa Anglo-Italiana, battendo in finale il Sutton United ai calci di rigore; dopo un buon 5° posto nella stagione 81/82, gli alabardati centrarono la promozione in serie B dopo 18 anni nel campionato 1982/83 vincendo il campionato grazie alle reti di De Falco e alla sagace quida tecnica di Adriano Buffoni, allenatore del Treviso nella stagione 03/04; in un incontro di Coppa Italia 83/84 contro l’Udinese a Udine, durante gli incidenti morì il tifoso Stefano Furlan, a cui venne poi intitolata la Curva Sud del nuovo stadio.
In serie B la Triestina si comportò egregiamente per i primi tre anni, mancando la promozione in A per due volte per soli due punti; nel 1987/88 arrivò la retrocessione in serie C1 per illecito sportivo, ma l’anno successivo i giuliani ritornarono prontamente in serie cadetta, grazie al secondo posto in campionato; nel 1990/91 la squadra arrivò 19a, retrocedendo in C1, mentre nel 1993/94, nonostante la vittoria in Coppa Italia di Serie C in finale contro il Perugia, la società fallì e fu costretta a ripartire dalla serie D.
Il campionato successivo fu quello del famoso duello Treviso-Triestina per la promozione in C2, culminato dalla vittoria dei biancocelesti al Rocco per 2-1 con rete nei minuti finali di Loris Pradella; la Triestina riuscì comunque a venire promossa in C2, ma a tavolino; dopo aver perso la C1 ai play-off per tre anni, rispettivamente contro Livorno, Cittadella e Vis Pesaro, al quarto tentativo gli alabardati riuscirono a centrare il ritorno in terza serie, giungendo quinti al termine del campionato, e superando prima la Pro Patria (1-0 a Trieste, 3-2 a Busto Arsizio) e in finale il Mestre (doppio 2-0); l’anno successivo arrivò addirittura l’immediato ritorno in serie B, dopo il quinto posto in campionato e la vittoria ai play-off contro lo Spezia (2-0 a Trieste, 0-1 a La Spezia) e in finale contro la Lucchese (2-0 a Trieste e 3-3 a Lucca).
Nei 9 anni consecutivi di serie B, la Triestina sfiorò la promozione in A solo nel primo anno, ovvero nel 2002/03, quando gli alabardati giunsero quinti, a soli tre punti dall’Ancona, quarta e promossa in A. Da segnalare poi la vittoria nel 2004/05 nei play-out contro il Vicenza (doppio 2-0) e la sconfitta sempre nei play-out nel 09/10 contro il Padova (0-0 a Padova, 0-3 a Trieste), resa comunque inutile dalla mancata iscrizione dell’Ancona; l’anno scorso poi è arrivata la retrocessione in C1, a causa del terz’ultimo posto finale.

CESARE MALDINI Il giocatore più famoso che abbia mai giocato con la Triestina è Cesare Maldini, difensore.
Nato a Trieste nel 1932, il padre di Paolo esordì in prima squadra nel 1952, restando alla Triestina per 2 anni, nei quali collezionò 32 presenze; passò successivamente al Milan, dove in 12 anni vinse 4 scudetti, 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe e 1 Coppa Italia; in nazionale ha disputato 22 presenze.
Da allenatore è ricordato soprattutto per aver guidato la Nazionale Italiana ai mondiali del 1998, e quella U.21 per tre volte alla vittoria dell’Europeo di categoria.

PRECEDENTI I precedenti in gare ufficiali sono 66: 24 vittorie per il Treviso, 18 pareggi e 24 vittorie per la Triestina.
A Treviso i precedenti in gare ufficiali sono 28: 13 vittorie per il Treviso, 10 pareggi e 5 vittorie per la Triestina.
In Coppa Italia i precedenti sono 10: 4 vittorie per il Treviso, 1 pareggio e 5 vittorie per la Triestina.
A Treviso i precedenti in Coppa Italia sono 5: 3 vittorie per il Treviso, 1 pareggio e 1 vittoria per la Triestina.
La maggior vittoria del Treviso in gare ufficiali è quella del campionato 1926/27 di I divisione: Treviso-Triestina 5-3
La maggior vittoria della Triestina in gare ufficiali è quella del campionato 1933/34 di I divisione: Treviso-Triestina B 0-5.
La maggior vittoria del Treviso in Coppa Italia è quella della C.I. di serie C 2001/02: Treviso-Triestina 2-1
La maggior vittoria della Triestina in Coppa Italia è quella della C.I. di serie A 2004/05: Triestina-Treviso 4-2
L’unica vittoria della Triestina a Treviso in Coppa Italia è quella della C.I. di serie A 2002/03: Treviso-Triestina 1-2.

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