Partita perfetta doveva essere e partita perfetta è stata. Quando mancano solo 90 minuti al termine del campionato di Lega Pro Seconda Divisione Girone A il Treviso è ancora lassù, in vetta solitaria con un punto di vantaggio sul San Marino. Situazione sostanzialmente invariata rispetto alla vigilia delle gare di domenica, con ancora ben cinque squadre a giocarsi la promozione diretta. L’ostacolo sulla carta più difficile è stato superato, ed una Virtus Entella reduce da quattro vittorie consecutive, due delle quali (San Marino e Casale) hanno permesso proprio ai biancocelesti di raggiungere la vetta, è caduta sotto i colpi di un Treviso spietato e impeccabile. I giochi però non sono ancora fatti, perché se è vero che gli uomini di mister Zanin hanno il destino nelle loro mani, è anche vero che la gara che li attende domenica sarà tutt’altro che una formalità: il Montichiari, quart’ultimo a quota 35, ha bisogno assoluto di portare a casa i tre punti per respingere il ritorno di fiamma del Lecco, portatosi a -1 con la contestata vittoria esterna sul Savona grazie al gol di Temelin in extremis, che più di qualche perplessità ha creato nella dirigenza bresciana, perplessità culminate con un comunicato del club che, più che avviare indagini sulla regolarità della partita del Bacigalupo, serviranno a scaldare l’ambiente e spronare la squadra a conquistare il posto nel play-out. Il patron De Pasquale farebbe però bene a guardare prima in casa sua, visto che se i rossoblu si trovano in questa situazione le responsabilità sono principalmente sue, come dimostrano i cinque punti di penalizzazione comminati dalla commissione disciplinare per inadempienze finanziare, punti che avrebbero dato al Montichiari la certezza di disputare il play-out senza dover patire fino all’ultima giornata. Penalizzazione che potrebbe costare cara anche il Treviso, che si trova nella stessa situazione dei bresciani: con quei due punti in più i biancocelesti avrebbero festeggiato già nel turno infrasettimanale con la Sambonifacese la promozione matematica in Prima Divisione. Spazio per recriminare però non ce n’è più, e tutto dipenderà dal risultato di domenica.
In realtà il Treviso potrebbe anche essere promosso perdendo a Montichiari, qualora il Cuneo, corsaro domenica a Poggibonsi (1-3), non dovesse riuscire a centrare il bottino pieno in casa contro un Savona che ha conquistato la matematica salvezza, nonostante i sette punti di penalizzazione, perdendo domenica in casa col Lecco, in virtù del contemporaneo pareggio della Giacomense al Romeo Neri di Rimini, pareggio che ha tolto ai biancocelesti una diretta rivale per la lotta alla promozione diretta: dovessero finire a pari punti infatti, il Treviso ha sui romagnoli il vantaggio degli scontri diretti (2 a 2 al Tenni, 0-2 a Rimini). I biancorossi paiono ormai tagliati dai giochi per la promozione diretta, che si materializzerebbe solo con la sconfitta del San Marino (che ha, nei confronti dei riminesi, il vantaggio degli scontri diretti) e i passi falsi di Cuneo e Casale, con la contemporanea vittoria degli uomini di mister Luca D’Angelo a Chiavari contro una Virtus Entella che, ridimensionata nel risultato ma non certo sul piano del gioco dalla trasferta di Treviso, non può far altro che vincere per difendere il sesto posto dalla minaccia rappresentata dalla Pro Patria, distante un solo punto e con gli scontri diretti che premiano i tigrotti. Poche chance di promozione diretta le ha anche il Casale, quarto a pari merito col Rimini, che deve sperare negli stessi risultati dei romagnoli e superare un Santarcangelo che, ottavo con 53 punti, non ha più nulla da chiedere a questo campionato, come dimostrato domenica con la netta sconfitta (0-3) al Martelli di Mantova. Il San Marino pare quindi la candidata più papabile ad uno dei due posti che garantirebbero la promozione in Prima Divisione senza dover passare per i play-off: i titani, è vero, hanno l’obbligo di vincere, ma lo devono fare sul campo di un Borgo a Buggiano che, decimo con 51 punti, non ha più nulla da chiedere a questo campionato.
Per quanto riguarda il sesto posto, come scritto, è lotta a due tra Virtus Entella e Pro Patria. I bustocchi, dopo il mezzo passo falso di Alessandria (1-1), ospiteranno il Mantova. Anche il match dello Speroni è un dentro-fuori per entrambi: la Pro Patria deve vincere e sperare nel passo falso dell’Entella col Rimini per agguantare il sesto posto, mentre al Mantova, quattordicesimo a quota 44 con due punti di vantaggio sul Bellaria quint’ultimo, il pareggio sarebbe inutile in caso di successo dei romagnoli e di non sconfitta della Giacomense, visti gli scontri diretti sfavorevoli con entrambe. Eventualità che non pare così remota, dato che Bellaria e Giacomense non avranno match impossibili: il Bellaria-Igea Marina, reduce dal pareggio interno col Montichiari (2-2) che ha inguaiato entrambe le compagini, andrà a far visita ad una Sambonifacese già retrocessa e che non vince dal 4 dicembre scorso (3 a 2 ad Alessandria), mentre la Giacomense, dopo l’importantissimo pareggio di Rimini, ospiterà un Poggibonsi parso arrendevole già domenica contro il Cuneo, con due risultati su tre a disposizione, grazie al vantaggio negli scontri diretti nei confronti sia del Mantova che del Bellaria.
Per quanto riguarda il play-out come peggiore classificata, il Lecco, oltre a sperare in un risultato positivo del Treviso a Montichiari, dovrà superare in casa l’Alessandria che, pur avendo già ottenuto la matematica salvezza e non avendo ambizioni di play-off, ha fermato domenica in casa una Pro Patria motivatissima. Il pareggio non servirebbe a nulla ai blucelesti, che sicuramente si staranno ancora mangiando le mani per un girone d’andata letteralmente disastroso, soprattutto in considerazione della discreta rosa messa in piedi dalla dirigenza del club lombardo. È da ricordare comunque che la vincitrice del play-out non è direttamente salva, ma dovrà affrontare la vincitrice del play-out del girone B (una tra Vibonese, Neapolis, Campobasso e Melfi) nella finale play-out.
Chiude il quadro della trentottesima e ultima giornata del girone A l’unico match privo di significato per entrambe le contendenti: a Valenza andrà infatti di scena Valenzana Renate, con i padroni di casa che si congedano dal calcio professionistico dopo undici anni. Il Renate chiude invece un buon campionato con una salvezza ottenuta con anticipo e senza aver mai rischiato nulla nell’arco della stagione.
Saranno 90 minuti decisivi, da batticuore, quelli che mancano al termine del campionato: si deve ancora decidere tutto al culmine di una stagione incredibile che ha visto i biancocelesti assoluti protagonisti, oltretutto da neopromossi. Comunque vada a finire, grazie ragazzi e FORZA TREVISO!
P