Il Treviso ci ha provato fino all’ultimo secondo, onorando l’impegno fino all’ultimo secondo con la consapevolezza che questa potrebbe essere l’ultima partita di un ciclo vincente, di un gruppo di ragazzi straordinari guidati da un allenatore che, ne siamo certi, farà parecchia strada nel calcio che conta. La stagione 2011/2012 si è chiusa con una vittoria che non basta per mettere le mani sulla terza coppa nella storia dell’F.b.c. (dopo la Coppa Italia dilettanti e la Supercoppa di C1), il miracolo non è arrivato, forse perché il “bonus” era già stato speso al minuto 93′ di Montichiari-Treviso.
CRONACA Il Treviso si presenta al Curi ancora in piena emergenza: Zanin recupera Ferretti e Torromino, ma deve fare a meno del faro del centrocampo Giorico e del pilone difensivo Biagini; in porta riecco Campironi. Meno problemi per Battistini, che nonostante due promozioni, una Coppa Italia dilettanti, la finale della Polue scudetto una Supercoppa ormai conquistata non è ancora certo della riconferma; in campo il mister umbro getta subito nella mischia bomber Clemente. Primi minuti a basso ritmo, le squadre si studiano e non succede nulla di rilevante, anche se al 5′ Malacarne mette in gol a gioco fermo. Ma il pericolo sembra svegliare dal torpore i padroni di casa, che sospinti dal pubblico cominciano a schiacciare il Treviso nella sua area di rigore. E appena un minuto dopo il non gol biancoceleste arriva la prima conclusione dei grifoni con Balistreri, ma il tiro è centrale e Campironi accoglie la sfera tra le braccia. Il Treviso cerca di pungere, Ferretti e Torromino provano il dialogo continuo ma con scarsi risultati. Più concreto il Perugia, che al 18′ si rifà sotto con bomber Clemente che penetra in area e fa partire un destro troppo impreciso. A questo punto il match si sviluppa sulla falsariga dell’andata; al 23′ Panarelli ferma Balestrieri, ma qualche minuto dopo deve lasciare il campo per un problema fisico. Il Treviso fatica a penetrare, i padroni di casa si difendono bene e al 30′ Campironi è costretto ad altri straordinari su Borgese. Qualcosa di buono prova a combinarlo Torromino, che al 33′ prova uno dei suoi numeri, Giordano devia in corner. La partita sembra accendersi, e a cinque dall’intervallo salgono in cattedra i due bomber: per il Treviso Perna costringe Giordano ad un altro salvataggio in corner, mentre dall’altra parte Clemente impegna un Campironi sempre sicuro. Altra prova decisamente positiva per il numero 1 biancoceleste, sicuramente un elemento che ha contribuito alla rimonta nel girone di ritorno.
Nella ripresa Zanin prova il tutto per tutto e getta nella mischia il classe ’94 Reginato, in gol all’andata, al posto di Ferretti, mentre il rientrante Maracchi (squalificato) rileva Malacarne a centrocampo. Tuttavia il secondo tempo è ancora più di marca umbra. I grifoni confezionano occasioni pericolose in serie. Al 49′ Campironi fa gli straordinari su Ferri Marini e Clemente; tre minuti dopo è lo stesso vicecapocannoniere del girone B a sfiorare il vantaggio, stavolta è provvidenziale una respinta sulla linea della retroguardia ospite. Il Perugia è in palla, ma il Treviso ha una reazione d’orgoglio proprio con Reginato che si vede negare la seconda gioia in due partite dall’ottimo Giordano, che non vuole essere da meno dell’altro numero 1 in campo. I biancocelesti non sfondano, anche perché a centrocampo non si riesce a far girare palla come al solito, la manovra stenta a imporsi. Insomma, l’assenza di Giorico si fa sentire, e non è una novità. Inoltre il Perugia si difende bene e gioca senza pressione visto il risultato dell’andata. Il fortino biancoceleste sembra sul punto di cedere, ma il grifone non riesce atrasformare in gol la grossa mole di gioco prodotta, e al 75′ subisce la beffa: ovviamente di mezzo c’è Torromino che da posizione defilata batte una punizione insidiosa con la palla che attraversa l’area e viene intercettata da due giocatori biancocelesti; la sfera sbatte su Giordano e torna al centro dove si fionda Cernuto che segna il secondo gol stagionale facendo scendere il gelo sul Curi. Il miracolo è ancora possibile, il Treviso ci crede, si getta in avanti e all’84” va vicinissimo al gol che vale la Supercoppa con Perna, ma Giordano si supera e col piede respinge l’insidiosa capocciata del numero 9. Il pressing continua ma all’88” capitan Bandiera commette una sciocchezza e dopo un fallo su Clemente dice qualcosa che l’arbitro Merlino di Udine non tollera: cartellino rosso e Treviso in 10. Il Perugia controlla gli ultimi minuti, l’arbitro concede appena due minuti di recupero e al 93′ i padroni di casa possono esultare per la conquista della Supercoppa.
TREVISO A TESTA ALTA Ma il Treviso esce dal Curi a testa alta e con onore. La sconfitta dell’andata, materializzatasi all’ultimo minuto con quella fatale ingenuità difensiva ha resto improba la trasferta umbra. Forse con qualche titolare in più all’andata le cose sarebbero andate in altro modo, ma poco importa. Come detto in apertura, un miracolo (ci) basta e avanza, anche se la Supercoppa sarebbe stata la ciliegina sulla torta, il giusto premio per un squadra che ha vinto senza una società, nonostante le bugie e le false promesse. Nonostante tutto. Comunque vada, qualunque cosa succederà nelle prossime settimane, siete nella STORIA.
G R A Z I E R A G A Z Z I
TREVISO (4-3-1-2): Campironi; Brunetti, Cernuto, Panarelli (27′ Granati), Beccia; Spinosa, Bandiera, Malacarne (46′ Maracchi); Torromino; Ferretti (46′ Reginato), Perna A disp. Zattin, Pacini, Madiotto, Granati, Maracchi, Reginato, Cherillo. All. Zanin
NOTE: spettatori 2000 circa,. Angoli 8-4. Recupero: 2’+2′. Ammoniti: Brunetti. Espulso Bandiera per proteste all’88’.