La rincorsa continua: il Treviso espugna 2-0 Malo e si porta a -3 (senza la penalizzazione -1) dalla vetta. Decisivi il 41enne La Cagnina, in versione attaccante, e Zamuner, che insacca un bolide su punizione, dedicando la prodezza balistica al padre recentemente scomparso. Tra due settimane, dopo la pausa, il big match con il Sarcedo, che oggi ha piegato 1-0 il Caldogno Rettorgole, mantenendo i due punti di vantaggio sui biancocelesti, e dunque a -1 dalla Godigese, sconfitta in casa dal Loreggia penultimo.

Lo stadio comunale di Malo, situato nel pieno centro del centro vicentino e incastonato tra edifici di vario tipo, è un impianto vecchio stampo: senza pista di atletica, con le tribune e la rete di protezione a due passi dalla linea laterale. Non sorprende che in questo girone di ritorno, pur navigando a margine della zona play-out, il Malo abbia visto espugnare il suo catino solo una volta (dal Nove Stefani, diretta concorrente per la salvezza). D’altra parte il Treviso si presenta con qualche guaio di troppo: Frankie Mensah è ancora out e non siede nemmeno in panchina, mentre Dal Compare ha il ginocchio malconcio dopo la solita dose di legnate rimediate contro l’Azzurra Sandrigo. Confermate dunque le indiscrezioni della vigilia, con Dal Compare comunque in panchina, e in attacco La Cagnina, che ritrova una maglia da titolare. Ma soprattutto, la sua posizione naturale e ideale, dopo un campionato da difensore centrale. A centrocampo riecco Giuliato titolare, Fonti sulla fascia sinistra e, per il resto, squadra confermata. Il Treviso prova subito a imporre il proprio gioco, ma sulle fasce è difficile passare, visto che il Malo si difende bene su ogni palla, provando a sorprendere la retroguardia ospite con lanci lunghi ad innescare il bomber nerostellato Primucci. Fonti ci prova e con una bella incursione riesce a entrare in area,  ma tardando troppo il cross in area. Dove un La Cagnina, in versione sergente maggiore Hartman in Full Metal Jacket, è indiavolato; i palloni che vuole lui non arrivano. Almeno all’inizio, perché dopo dieci minuti il pressing biancoceleste comincia a dare i suoi frutti. All’11’ Zamuner e Fonti si guadagnano una punizione sulla sinistra; Del Papa mette in mezzo, Rossi va farfalle ma La Cagnina viene anticipato sul più bello. Il Treviso comincia a mettere più palle alte in mezzo, specialmente da destra. Al 21′ traversone di Pilotto, Fonti di inserisce tra le maglie della difesa anticipando tutti, ma mancando la deviazione decisiva. Quattro minuti dopo l’azione si ripete, ma stavolta il cross di Pilotto pesca libero in area La Cagnina, che a 41 anni ritrova il gol da attaccante. Il quarto stagionale, il quarto di testa. Il Malo prova a reagire subito, ma la girata da fuori area di Lorenzi è troppo debole per impensierire Bortolin. D’altro canto il Treviso continua a disdegnare il congeniale ma – in questo momento della gara – poco redditizio gioco palla a terra, continuando a far spiovere palloni velenosi in area. Al 29′ un cross di Pilotto riesce a quasi a trovare ancora una volta liberissimo La Cagnina, ma lo stacco di Dal Santo, che cicca il pallone, lo mette fuori tempo. Il Treviso gioca semplice, meno appariscente del solito, partendo da una difesa granitica, e un centrocampo consolidato da un Giuliato in netta crescita. Il Treviso, poi, sembra quasi esaudire le nostre richieste del prepartita: meno tiki taka e più sfrontatezza davanti all’area. E così al 34′ Zamuner, dopo una discesa sulla sinistra, fa partire un siluro da distanza siderale che sorprende il portiere Rossi e si stampa sulla traversa. E poco prima del termine, il mancino di Zamuner è nuovamente protagonista. Su una respinta della difesa ospite il difensore respinge la palla verso l’area vicentina con una sciabolata che trova il tap in di La Cagnina indirizzato a Gnago, ma la palla viene fermata con la mano da Dal Santo proprio sulla linea. Qualche centimetro più in là a sarebbe stato rigore. La punizione assegnata, comunque, offre un’occasione molto ghiotta nonostante una barriera foltissima. Sulla palla ci sono La Cagnina e Zamuner, il secondo scarica un sinistro micidiale che sfiora Marangon – lesto a gettarsi a terra per far passare il siluro – e si insacca a fil di palo. Esultanza molto sentita per Andrea Zamuner, attorniato da tutta la squadra; una prodezza da dedicare al padre improvvisamente scomparso meno di due settimane fa.
Nella ripresa non succede molto. Nella prima parte il Malo attacca con insistenza sulle fasce, trovando più spazio del primo tempo, ma il risultato non cambia. Il riferimento è sempre Primucci, che al 4′ trova una girata da fuori area facilmente bloccata da Bortolin. Il Treviso prova chiuderla qualche minuto dopo con La Cagnina, che servito da Zamuner tira a lato. Di fronte alla perdurante sterilità dei suoi, mister Fontana tenta il tutto per tutto mandando in campo Canesso. Sull’altra panchina, Tentoni sostituisce Zamuner con l’acciaccato Dal Compare, che prende il posto di Fonti, che passa a sinistra. Con l’innesto del capocannoniere l’attacco si risveglia, complice anche gli ampi spazi concessi da un Malo sbilanciatissimo. Al 17′ Dal Compare serve La Cagnina, che elusa la marcatura dei due centrali s’invola verso la porta e prova il pallonetto, bloccato dall’uscita kamikaze di Rossi. Poco dopo altra sostituzione tra le file del Treviso: Fonti, zoppicante, viene sostituito. Tentoni, al posto di Viteri, regala il ritorno in campo dopo lunga assenza ad Aristide Mensah, terzino, che tuttavia va a sistemarsi sul settore destro, a centrocampo. Nuovo rimescolamento di carte, con Dal Compare spostato sull’altra fascia. Ma se la posizione degli scacchi cambia ancora, il risultato in campo rimane inalterato. Anzi, il Treviso sfiora nuovamente il tris dopo una elaborata combinazione iniziata e conclusa da Dal Compare. Partendo da centrocampo il capocannoniere serve La Cagnina, che triangola con Gnago e dunque serve palla allo stesso Dal Compare, che arrivando  in picchiata dalla mediana fa partire un destro che sfiora il sette. Il Malo, nonostante il tridente, non riesce a pungere. L’unico brivido, a conti fatti  l’unica vera occasione dei padroni di casa nell’arco dei 90 minuti, è la pregevole girata al volo di Primucci, che si fa trovare pronto su un cross dal fondo. Ma altrettanto pronto è Bortolin, che mantiene l’imbattibilità distendendosi e parando in due tempi. L’azione arriva in un calo di tensione del Treviso, tant’è che nel dopo gara Tentoni lamenterà una gestione della partita non proprio perfetta. Poi ricomincia il monologo del Treviso, che nel frattempo sostituisce Gnago con Bidogia. I nostri sfiorano ancora il tris, quando un lancio dalle retrovie viene trasformato in un assist dallo scellerato retropassaggio aereo di un difensore nerostellato; sulla palla si avventano Dal Compare e Bidogia, ma il neoentrato pecca ancora una volta di freddezza “togliendo” involontariamente la palla al meglio piazzato Dal Compare e indirizzandola debolmente verso Rossi. In ogni caso Dal Compare dimostra di essere ispirato anche come uomo assist quando al 42′ taglia la difesa con un bel diagonale, Mensah si inserisce ma Rossi gli chiude bene lo specchio della porta, costringendolo a concludere di poco fuori. I due peraltro vengono a contatto e rimangono a terra doloranti, provocando l’intervento di entrambi gli staff medici. La partita ormai è finita, anche se rimane il tempo per un tiro da fuori del solito Dal Compare bloccato in tuffo da Rossi. Il recupero è utile solo per spargere la notizia della clamorosa sconfitta subita dalla Godigese contro il Loreggia penultimo.

Tuttavia, nelle due settimane che ci separano dal prossimo turno, la mente dovrà andare solo al Sarcedo, formazione tutt’altro che in crisi. Dimenticatevi il risultato dell’andata, perchè la squadra vicentina – che prima di quella mini crisi culminata con il pokerissimo del Treviso aveva inanellato otto vittorie di fila e un pari – è rinata già la domenica successiva con il cambio di allenatore. Dopo una prima parte di girone di ritorno abbastanza buona, nelle ultime giornate la squadra del nostro ex Ferronato ha fatto fuori tutte le prime della classe. Insomma, pensiamo a battere il Sarcedo innanzitutto, perché per farlo servirà un’impresa.
Qualche giorno prima conosceremo la decisione definitiva sulla vergognosa penalizzazione che sta falsando il campionato, e ha pesantemente condizionato il Treviso nello scialbo pareggio interno con l’Azzurra Sandrigo. La settimana scorsa abbiamo detto la nostra su questa “giustizia ad squadram” che ha colpito il Treviso, e su quel rinvio della discusssione sul ricorso a dir poco sospetta, anche se prevedibile. Come prevedibile, purtroppo, sembra l’esito del ricorso, specialmente dopo un successo che, complice i risultati delle dirette concorrenti, ci ha rimessi in corsa per la vittoria del campionato anche con la penalizzazione…Il rinvio della discussione di due settimane, dopo un’altra gara di campionato (!), in assenza di motivazione valide, è sembrata subito la classica soluzione all’italiana. Della serie: “vediamo come va il campionato, poi decidiamo cosa farne di quei punti”?  Anche questa è dietrologia è all’italiana, ma ultimamente ne abbiamo viste troppe per starcene zitti. La squadra merita quei due punti, anche perché, se riuscirà a battere il Sarcedo, il derby di Godego diventerà una sorta di finale: vincendo si va in Eccellenza, senza passare per lo spareggio con i castellani. Purtroppo, al contrario di quanto pensano alcuni tifosi, per il primo posto non contano gli scontri diretti o la differenza reti; dunque in caso di arrivo a pari punti, pur avendo battuto per due volte nella stagione regolare la Godigese, il Treviso dovrebbe spareggiare appena una settimana dopo il derby dell’ultima giornata.

TABELLINO

MALO-TREVISO 0-2 (0-2)

RETI: pt 25’ La Cagnina, 41’ Zamuner.
MALO (4-4-2): Rossi; Scapellato, Dal Santo, Zancan (st 1‘ Franzini), Meneguzzo; Crocco, Del Giudice (st 12‘ Canesso), Lorenzi, (st 27‘ De Zaiacomo), Zanella; Primucci, Savio. A disp. Bernardelle, Stefani, Beltrame, Dal Pozzolo. All. Fontana.
TREVISO (4-2-3-1): Bortolin; Pilotto, Ton, Orfino, Zamuner (st 14‘ Dal Compare); Marangon, Giuliato; Del Papa, Fonti (st 20‘ A. Mensah), Gnago (st 32‘ Bidogia); La Cagnina. A disp. Vincenzi, Vio, Pillon, Viteri. All. Tentoni.
ARBITRO: Santi di Verona.
NOTE: giornata calda, terreno in ottime condizioni. Ammoniti Primucci per il Malo e A. Mensah per il Treviso. Spettatori 300 di cui 200 da Treviso. Angoli: 4-3 per il Malo. Rec. pt 4’ st 5’.

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