Eppure le premesse erano buone dopo la grande cavalcata che aveva riportato i virgiliani nel professionismo un anno dopo il fallimento dell’A.C. Mantova di Fabrizio Lori. Una grande annata, culminata con i festeggiamenti del centenario e la promozione in Lega Pro con tre giornate anticipo. Un risultato a dir la verità mai messo in discussione vista la rosa a disposizione di mister Archimede Graziani e il livello non eccelso del girone B. Una grande risultato anche per il presidente Bruno Bompieri – uno dei più importanti allevatori di maiali italiani – che detiene il 25% delle quote societarie, la stessa detenuta da Mantova United. La società che gestisce l’azionariato popolare biancorosso è presieduta da Alberto Castagnaro, già presidente dei virgiliani tra il 2002 e il 2004 (a lui si deve anche la costituzione dell’attuale società nell’estate 2010, pochi giorni dopo il fallimento dell’A.C. Mantova). Va detto che proprio in queste settimane l’associazione cederà almeno il 15% di quote, che molto probabilmente verrano acquistate da nuovi soci o distribuite tra quelli attuali. E’ sicuramente una società solida quella presieduta da Bompieri; sponsor principali sono la banca Monte dei Paschi di Siena e TEA energia.
Riconquistato il professionismo, in sede di calciomercato la società ha confermato l’intelaitaura della squadra promossa. Solo tre le partenza eccellenti: il centrocampista centrale Coulibaly è stato al centro di una telenovela tra Mantova e l’Atalanta, la sua permanenza sembrava vicina ma alla fine l’ivoriano si è accordato con il Messina; il classe ’92 Ferrari, passato al Fidenza; e il bomber Gherardi, che sta già facendo sfracelli con il Delta Porto Tolle, sempre in Serie D. Tra le conferme più importanti l’ex Treviso Marco Zaninelli (’77). Nella Marca il centrale difensivo è stato protagonista nella magica cavalcata verso la Serie A, mentre nella stagione conclusa col fallimento era stato ceduto a gennaio. Sempre in difesa sono rimasti altri due elementi di esperienza: Davide Bersi (’82), terzino sinitro ma all’occorrenza mediano, e il centrale cosentino Caruso (’78). Il reparto arretrato è poi stato puntellato con l’innesto del Primavera Cesena Fonte (’92), che recentemente ha sostituito l’ex Sassuolo Girelli (’84) come titolare fisso al fianco di Zaninelli. A centrocampo confermati Giacomo Pettarin (’88) e capitan Spinale: il capitano è rimasto a fianco del Mantova anche in Serie D, prolungando un matrimonio che dura dal 2003 (285 presenze e 18 gol in 8 anni). Parecchi gli innesti sulla linea mediana: oltre all’esterno sinistro Maschio (’78) dalla Reggiana tanti giovani come il centrocampista centrale Burato (’90) dal Sud Tirol, Vignali (’91) dal Sassuolo e il Primavera Piacenza Baroncelli (’91). L’attacco è forse il reparto più forte. Ai confermati Colonetti (utilizzato anche come esterno), Franchi e la bandiera Gabriele Graziani (238 presenze e 80 gol con i virgiliani) si sono aggiunti Nohman (’84, lo scorso anno 21 gol in Serie D con l’Asti), il classe ’91 Cinque dalla Lazio e l’ex Varese Stefano Del Sante (’87). La porta è difesa per la 12a stagione consecutiva dal 28enne Mirko Bellodi, che con i virgiliani vanta 257 presenze.
Una sqaudra di un altra categoria sulla carta, ma che già durante la Copa Italia di Lega Pro aveva dimostrato alcuni problemi: ultimo posto nel girone dietro Cremonese, Lecco, Sanbonifacese e Sudtirol. In campionato sono continuati i guai per il vulcanico mister Archimede Graziani. Al debutto i suoi ragazzi ,avanti sul 3-1, si sono fatti agguantare sul pari dalla Giacomense; stesso copione a San Marino, dal 2-0 al 2-2. Alla terza giornata prima sofferta vittoria (1-0 al Renate) grazie al gol di Franchi allo scadere. Un fuoco di paglia visto il pesante 4-0 di San Bonifacio, contro una squadra fino a qual momento sempre sconfitta. Il fondo viene toccato alla stesa giornata, dopo il brodino (0-0) con l’Entella: contro il Bellaria (1-2) il Mantova perde l’imbattibilità casalinga che durava da quasi due anni (3-1 del Cittadella il 28 novembre 2009, in Serie B). Bompieri corre ai ripari ed esonera Graziani, che paga anche alcune dichiarazioni polemiche contro la società. Al suo posto arriva una vecchia conoscenza mantovana: Claudio Valigi, protagonista nella Roma di Falcao, ex allenatore delle giovanili virgiliane di ritorno in riva al Mincio dopo la positiva esperienza a San Bonifacio. Il cambio di panchina sembra aver portato i suoi frutti sul piano del gioco e dei risultati: prima la vittoria in extremis a Borgo a Buggiano (2-1), poi quella sfumata sempre in extremis al Martelli, contro il Savona (1-1 subito poco prima del 90′). A migliorare anche la tenuta fisica della squadra, che nelle prime partite sembra aver pagato una preparazione estiva completamente sbagliata. La classifica resta deficitaria: 10 punti (la metà del Treviso) frutto di 2 vittorie, 2 sconfitte e 4 nulla (è la squadra ad aver pareggiato di più insieme al Lecco).
Domani mancherà il deludente Del Sante, squalificato. Probabile un 4-3-3 con il tridente Cinque-Franchi-Nohman e Colonetti pronto a subentrare; a centrocampo Pettarin, Spinale e Burato davanti alla difesa a quattro con la solita coppia centrale Zaninelli-Fonte e la spinta dei terzini Bersi e Bertin.
TREVISO Se il reaprto offensivo del Mantova ha le polveri bagnate, non altrettanto si può dire del Treviso, che sta dominando il campionato anche grazie alla vena realizzativa di Ferretti, capocannoniere del girone con 6 gol, e Perna, a quota 4 (3 rigori) nonostante tre gare out. La roboante vittoria di Alessandria ha confermato la forza di un gruppo staordinario, che respira l’aria fresca della vetta da più di un anno: proprio per questo per Zanin – che dovrebbe confermare gli undici di sette giorni fa – non dev’essere stato difficile mantenere il gruppo con i piedi per terra. A maggior ragione quando ci si prepara ad affontare una settimana da brivido, che avrà il suo momento clou mercoledì a Casale, in un big match che potrebbe valere il primo posto.
Battere il Mantova sarebbe fondamentale per garantire quel margine di tre punti e partire più sereni alla volta di Casale, anche se i precedenti non aiutano. L’ultima vittoria sul Mantova risale al 5 ottobre 1980, in Serie C1, quando i biancocelesti conquistarono i tre punti grazie ai gol di Beccaria, Conforto e Cozzella.